Il Picchio esce sconfitto da Pisa immeritatamente nonostante una brillantezza minore alle ultime uscite. Ma ci sta, ora è il momento di caricarsi e non di atterrirsi. Ayroldi figlio d’arte, per fortuna. Intervento kamikaze su Cavion non fischiato a due metri dall’accaduto. Sicuramente è l’arbitro il peggiore della partita. Ma ultimamente ci siamo abituati.

La rabbia infiamma gli occhi dei tifosi ascolani. È sembrata una partita stregata, beffarda. Ma se ce la dobbiamo giocare fino all’ultimo, possiamo esser certi che questa squadra sputerà sangue fino a quando l’obiettivo non sarà raggiunto.

Chi lo avrebbe detto che all’ultimo ce la saremmo giocata con i cugini più odiati? Ebbene sì, l’ultima giornata di campionato ci pone davanti all’inaspettata sconfitta casalinga del Perugia e all’altrettanto scontata e sofferta vittoria del Pescara. Il risultato striminzito dei pescaresi contro il nulla fa sperare cosi come la trasferta che dovrà affrontare il Perugia. Tuttavia, meglio non fare calcoli, sarebbero deleteri. Non aspettiamoci aiuti dal Chievo, o una vittoria facile del Venezia sul Perugia. C’è poco da fare, col Benevento bisogna vincere.

Stringiamoci a coorte e scriviamo un’altra pagina di storia. E deve esser scritta venerdì, perché sotto sembra che il Cosenza sia diventato il Real Cosenza.

Vita mea, mors tua. Non importa che sia pescarese o perugina. Non sono nostri amici, tanto quanto non lo sono quei ridicoli pisani. Con tamburi e cortei, come bimbi viziati che si sentono grandi, ma prendono ancora il latte dalla mamma.

Ma la dedica va al nostro caro Favrì. Che Dio ti protegga, grazie per tutto ciò che fai ancora per noi. Castori uno di Noi.

#inasculofuroromniserupit

Sezione: Editoriale / Data: Lun 27 luglio 2020 alle 23:39
Autore: Massimo Virgili
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