Il Picchio post Covid è una sorta di Lazzaro che cammina con bende e non guarda cosa ha davanti. Rischia di inciampare al primo ostacolo, e inciampa a quello successivo. Non torna alla morte solo perché da lassù qualcuno fa un miracolo.

Bertotto ha poco da esultare e per fortuna che sulle mani di Borra la palla scivola … Nel deserto ormai consolidato del Del Duca riecheggiano solo le grida del soldato Sarr. Tutto animo e furore, razionalità e combattività. Se fossero tutti cosi, i calciatori sarebbero modelli da seguire meglio dei cardinali del Vaticano.

Ma questo Ascoli è il nulla. A termine primo tempo, nell’epoca dei social e delle porte chiuse, i tifosi si scatenano ancor con più veemenza sulle tastiere delle case picene. Un commento spicca su tutti. – Siamo peggio dello schifo!. – Parole lampanti, semplici che rendono l’idea dello scempio dell’Ascoli targato Bertotto anche al più distratto dei bimbi.

Primo tempo zero tiri in porta. Era difficile far peggio. Ci siamo riusciti. Tra sbavature ed ingenuità siamo riusciti a prender goal contro un Entella fantasmagorico e mal ridotto dai malanni di questi tempi. Un Entella specchio del nulla, in cui l’Ascoli ha trovato la sua squadra gemella. Due gemelli del nulla che vanno a braccetto: cilecca grossolana di Corbo e papera di Borra. Ma forse l’Entella è anche più nulla del Picchio. In 11 contro i nostri 9...

Apatia, zero gioco, distacco tra i reparti, giocatori fuori ruolo. Bocciatura completa, senza se e senza ma. E non per sparare a zero, ma schierare Cangiano oggi in quella maniera non ha alcuna ragione. Un Ascoli cosi, non è più neanche sofferenza, è un mare senza sale, una montagna senza neve, o meglio un Del Duca senza Ascoli.

Non chiediamo le stelle, lassù ci finiscono i migliori (RIP Jacopo Bachetti). Un po' di decenza, si! Chiediamo solo di vedere una squadra che giochi a calcio, quel tanto da farti imprecare per un goal sbagliato o per un pericolo superato. Ma oggi sul divano si stava davvero come d'autunno sugli alberi le foglie.

A questa squadra non manca soltanto la poesia, manca anche la penna e la carta su cui scrivere.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 22 novembre 2020 alle 17:27
Autore: Massimo Virgili
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