È il Rozzi Day. Ricordiamolo in silenzio, riguardando e frugando in vecchie foto, davanti ai poster di un tempo, rileggendo le sue famose frasi. Ricordiamolo come meglio crediamo. Ma si prega di non accostare Il Presidentissimo a tale scempio di partita.

Il libro dell’Ascoli è pesante e antico fatto di numerosi capitoli e infinite pagine. La storia non si cancella, neanche quella brutta, quella buia, quella oscena. Ma si possono strappare le pagine, e di questo 2020 ce ne sono da strappare parecchie. Che sia il fuoco a portarsele via, che siano cenere al vento, che tornino ad esser il nulla. Quel nulla che ora è anche la nostra squadra.

Nel rosso della vergogna sprofondano tutti. Di rosso in campo ci sono solo quei magici calzettoni di un tempo. Nient’altro. Una squadra esanime ed esangue. Perché non c’è quel rosso sangue che pompa dal cuore e che va dalla testa ai piedi. Il Picchio è un insieme di ectoplasmi colorati in bianco e in nero, che al primo soffio si perdono in aria come il bianco dei pioppi e il nero della fuliggine.

Che confusione- dice il tifoso, e risponde- sarà perché ti amo. Che confusione- dicono quei pseudo calciatori, ma che rispondono? Tu tu tu … segnale perso. Non c’è connessione!.

Non servono molte parole, le mani dei tifosi spingono i tasti delle tastiere (imprecazioni come pioggia) da una parte e, spaccano le robe dall’altra. Perché siamo ai tempi della pandemia. Altrimenti cosa spaccavamo? Meglio non tornare al Del Duca, lo trasformeremo in quel Colosseo di un tempo. Calciatori in campo, e tigri pronte a sbranarli.

Peggior partenza di sempre, squadra che non vince da due mesi. E nel momento delle ultime parole, Lico (ma chi è?) prende il rosso.

Alla vergogna non c’è mai fine!

State spegnendo anche i cartelloni a bordo campo- quelli che recitano: La Gente Come Noi Non Molla Mai.

Si può retrocedere, perché a volte la vita va male, e ti si presenta davanti in formato dramma. Ma si cerca sempre di andare avanti, con quel che resta e per chi resta. Questo Ascoli è un suicidio calcistico e non solo, e ora come ora è davvero difficile guardare avanti.

Costantino Prega Per Noi.

Così sia.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 15 dicembre 2020 alle 23:04
Autore: Massimo Virgili
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