Sesto ko consecutivo in quelli di Frosinone. Una trasferta maledetta per i bianconeri. Fosse stato il Santiago Bernabeu ce ne saremmo fatti una ragione, ma al Benito Stirpe, no. Uno stadio gioiellino, per una squadra mediocre. Eppur con l’Ascoli è uno fisso, da sempre o quasi.

Una sconfitta che fa rabbia e molta. Un primo tempo inguardabile, e un secondo cominciato subito storto e finito con imprecisioni su imprecisioni. Nel mezzo un bel goal di Bidaoui. Ecco il Frosinone uno come Sofien non ce l’ha, uno come Botteghin non ce l’ha, uno come Dionisi non ce l’ha, uno come Sabiri non ce l’ha. Eppure abbiamo perso. Continuiamo a giocare senza terzini validi e la mancanza di Avlonitis sta cominciando ad esser deleteria. Incommentabile la prestazione di Salvi, che per lunghi tratti della partita forse non capisce che gioca per l’Ascoli e non più per il Frosinone.

C’è da lavorare sodo e subito, 2 punti in 4 partite sono un campanello d’allarme chiaro e sonoro. Da domani molto probabilmente Il Picchio sarà fuori da playoff e il fuoco delle zone infernali è distante solo qualche manciata di punti. Laggiù ci sono squadre che fanno una fatica tremenda ma altre che hanno cominciato a carburare (vedi Como e Alessandria). Il tempo è denaro, non buttiamolo via. E i punti finora conquistati sono un tesoro inestimabile, non facciamoceli rubare.

Qualsiasi sarà il cammino dell’Ascoli, qualsiasi sarà il bottino di punti che conquisterà, una cosa è certa: 3 punti devono esser messi in cassaforte dopo Ascoli-Frosinone del girone di ritorno.

Ora ci attende la Spal nel nostro Del Duca, in un giovedì orario Happy Hour. Non è ancora Halloween, ma è ora di tornare a far veder gli incubi ai nostri avversari. Soprattutto a casa nostra.

Avanti Picchio, Nessuna Resa.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 23 ottobre 2021 alle 18:31
Autore: Massimo Virgili
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