Dulcis in fundo…. Soufiane Bidaoui al 94°. A dir la verità dopo l’espulsione di Canestrelli, che ha tirato fuori dal cilindro la sua miglior partita (almeno fino al rosso), ci resta un po' l’amaro in bocca. Il Picchio ha dato fin da subito l’idea di poter portare a casa la prestazione intimorendo l’avversario giocata su giocata. Poi quei due calci piazzati maledetti hanno stregato una partita sofferta. Ma ottenere un punto all’ultimo respiro, quello dell’ultimo secondo prima che si spenga la luce, è goduria allo stato puro. Sempre e comunque. Siamo vivi e con un punto in più.

L’Ascoli c’è, come direbbe Guido Meda, se il Picchio fosse una moto che sfreccia. È dinamico e gagliardo, ma anche un po' grezzo, da levigare, da migliorare. Non solo nei meccanismi (vedi calci piazzati a sfavore) ma anche nelle individualità. Quel Fabbrini abulico e in cerca costante di sé stesso, quel D’Orazio con i suoi limiti e quell’Iliev che dovrebbe spaccare il mondo e invece è in formato drago innocuo, sono l’altra faccia di un Ascoli che va corre e gioca (Dionisi, Botteghin, Baschirotto, Saric, Eramo).

Ce ne andiamo in sosta con un pareggio in trasferta, con quasi una media di 2 punti a partita, in perfetto stile Sottoliano. Ma nonostante siamo sulle alture, fino a Marzo cercheremo di tenere a distanza il burrone, per poi magari sederci e guardare il cielo. Ma c’è tempo, molto tempo. Vediamo come si conclude questa settima giornata e poi riposo, e tra due settimane tutti al Del Duca, che arriva un vero squadrone. Quel temibile Lecce che mira alla serie A.

Non si può soprassedere sul capitolo Sabiri. Nell’era dei social i suoi post parlano chiaro (almeno nel virtuale). Starà alla società e al mister decidere cosa fare. Ma con un Fabbrini errante e un Iliev cecchino solo quando ha davanti a sé Donnarumma, il tedesco-marocchino dir che farebbe comodo è reale tanto quanto i calzettoni rossi del Picchio.

Avanti Picchio, Nessuna Resa.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 02 ottobre 2021 alle 16:29
Autore: Massimo Virgili
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