Il Covid-19 ha colpito anche l’Ascoli Calcio. La pandemia che ha colpito e stravolto la vita dell’intero pianeta ha, purtroppo, toccato anche il “Picchio”. Ben 12 i contagiati in casa bianconera, con il coinvolgimento sia dei membri dello staff che della squadra.

Visto l’elevato numero dei contagiatI, quindi, l’Ascoli Calcio ha ritenuto di chiedere il rinvio della partita che lo avrebbe visto impegnato contro il Pisa nella settima partita del girone d’andata della Serie B 2020/2021.

Il rinvio è stato concesso e ciò sta a signifcare che i tifosi bianconeri dovranno aspettare  il 22 novembre per poter tornare a vedere l’Ascoli, in occasione della gara interna contro l’Entella. Nel prossimo weekend, infatti, è prevista la sosta per gli impegni delle nazionali e anche il campionato cadetto, di conseguenza, osserverà un turno di riposo.

Solitamente, i tifosi e le compagini calcistiche vivono con “poco entusiasmo” (usando un eufemsimo) la sosta per l’impegno delle Nazionali.

In questo caso, però, ad Ascoli l’atteggiamento vissuto dai supporters bianconeri potrebbe essere diverso.

Il “Picchio – sotto la guida di Mister Bertotto – non ha avuto un inizio di campionato felice, deludendo sia dal punto di vista del gioco che dei risultati ottenuti.

La squadra è sembra a dir poco opaca, fumoso, poco incisiva, con una fase difensiva assolutamente da rivedere e con schemi offensivi fumosi e poco incisivi. La compagine picena, in questo primo scorcio di campionato, non ha mai dato l’idea di essere in grado di far davvero male all’avversario ma, piuttosto, ha più e più volte dato l’impressione di poter essere facilmente perforata.

Se queste sono le note negative, però, non si possono dicerto ignorare gli aspetti positivi. La rosa del Picchio appare composta da elementi di indubbia classe e qualità. Relativamente alla linea difensiva, i portieri (Leali e Sarr) sono di categoria ed il dodicesimo, in particolare, è stata davvero una gran bella rivelazione. Se poi pensiamo che dietro l’Ascoli annovera l’esperienza di Brosco e Pucino, la classe di Kragle e la grinta di Avlonitis, possiamo considerare  positivamente la difesa picena. Ugualmente in mezzo, ove elementi come Buchel, Cavion e la sorpresa Sabiri fanno ben sperare. Davanti sia Pierini che il cavallo di ritorno Chiricò meritano fiducia, così come il centravanti – colosso Bajic che, una volta adattatosi alla cadetteria, potrà far valere le sue doti.

Il Picchio, quindi, ha bisogno solo di tempo e di lavoro per poter migliorare, anche – se del caso – rivedendo i propri schemi. Non ci stupisce, pertanto, che Bertotto negli ultimi allenamenti abbia deciso di “virare” verso un 5-3-2 più “abbottonato”, che consentirebbe al Picchio una migliore copertura difensiva ma che, paradossalmente e contrariamente a quanto si potrebbe credere, permetterebbe all’Ascoli di essere più compatta con una maggiore pericolosità davanti.

Si tratta di uno schema del tutto nuovo, che l’Ascoli non ha mai provato ma che appare ad oggi inevitabile. E’ per questo, quindi, che queste due settimane di sosta “forzata” potranno tornare utili in vista della ripresa del campionato, quando tutti i tifosi bianconeri si aspettano un Picchio diverso, più coriaceo, messo meglio in campo e più grintoso.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 12 novembre 2020 alle 09:00
Autore: Salvatore Fiori
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