Dal pareggio color amarezza contro il Gubbio alle sue condizioni fisiche. Dai rapporti con il mister al cambio in testa alla classifica. Samuele Damiani si è concesso al sito dell'Ascoli Calcio con una serie di dichiarazioni ad ampio spettro tutte riconducibili a un filo conduttore: la fiducia nelle potenzialità della squadra e nel fatto che abbia le carte in regola per poter riabbracciare la vetta. Damiani parte dal suonare la carica in vista dell'impegno al Del Neri contro il Rimini. 

L'amarezza per il pareggio con il Gubbio 

Damiani esprime amarezza per il fatto che l'Ascoli non abbia saputo tenersi stretta l'intera posta contro gli umbri quando la rete di Milanese in avvio sembrava avere creato ottime premesse per vestire la giornata di festa. "E' stato un punto amaro quello ottenuto con il Gubbio - ammette- ma va analizzato nel modo giusto, il primo tempo è stato quasi perfetto, a parte il tiro da trenta metri che abbiamo concesso all'avversario per una nostra disattenzione, nel secondo tempo l'episodio non ci è andato a favore perché, se avessimo realizzato il rigore, saremmo andati sul 2-1 e avremmo potuto anche dilagare. C'è stata da parte nostra voglia di segnare, ma forse con troppa frenesia e questo, come ci dice il mister, va evitato".           

Il suo stato di forma 

Damiani ha dovuto fare i conti con un infortunio non proprio irrilevante come la rottura del crociato. "Quotidianamente ti devi gestire- prosegue- nei giorni scorsi ho avuto un problemino alla coscia, nulla di grave ma non mi ha permesso di essere libero mentalmente nelle ultime due o tre partite". Sottolineatura chiara sul fatto che le non perfette  condizioni di forma fisica abbiano sicuramente un influsso sul modo in cui psicologicamente poi si affrontano i vari impegni. 

La valutazione sul compagno di reparto Milanese 

Su Tommaso Milanese, che insieme con lui detiene le chiavi del centrocampo, ha parole lusinghierte dicendosi soddisfatto di poter collaborare con lui nell'azione volta, contemporaneamente, a imbottire la protezione della squadra dando man forte alla difesa alle spalle e a smistare palloni verso il reparto offensivo per farli tradurre in reti sonanti. "Nasco come regista basso - dice- con il compito di far girare la squadra e farla uscire dalla propria metacampo in situazioni critiche. Milanese riesce a inserirsi , a prendere il tempo alle difese avversarie, sta facendo molto bene".        

Lo stupore per il Ravenna in testa

Se sull'Arezzo si dice meno sorpreso, Damiani manifesta invece un po' di stupore sul fatto che il Ravenna, giunto al campionato di Lega Pro da matricola, sia riuscito a mettere in fila la concorrenza e a dare forma ai suoi sogni di ritorno in cadetteria dopo diverso tempo. "E' una neopromossa - dice- ma Marchionni è bravo, l'ho avuto come secondo allenatore a Carrara come vice di Silvio Baldini, l'Arezzo, al contrario, non è stato per me una sorpresa, è allenato da un ottimo allenatore". 

Le chance dell'Ascoli 

Il fatto che riconosca la caratura  di squadre temibili alle due concorrenti situate davanti al suo sodalizio non significa però che non pensi che l'Ascoli non se la possa giocare alla pari. "Come Ascoli - precisa subito - possiamo dare filo da torcere, è vero che gli avversari ci stanno conoscendo ma non dobbiamo mai snaturarci, dobbiamo trovare soluzioni alternative, cosa che con il mister stiamo già facendo"

L'occhio rivolto verso Rimini     

L'attenzione, per Damiani, deve però essere puntata decisamente sul contingente che si chiama sfida con il Rimini al Del Neri. "E' un'arma a doppio taglio - afferma - se ti fai prendere dalle situazioni extra campo e societarie del Rimini rischi di farti male, anzi, dobbiamo pensare che, per tutte queste ragioni, sarà ancora più difficile battere l'avversario perchè in queste situazioni può trovare le forze necessarie. Se faranno un blocco basso e ci aspetteranno nella loro metà campo, come fatto dal Gubbio, dovremo essere bravi a cercare di sfondare nel modo giusto senza consentire di fare ripartenze".

Le sue ricette antiRimini 

Damiani vorrebbe che, nelle orecchie dei suoi compagni di squadra nella sfida contro i biancorossi, risuonassero due parole chiare, calma e pazienza. "Lateralmente magari possiamo andare più nell'uno contro uno con gli inserimenti e a volte dobbiamo cercare la giocata di forza anche centralmente, senza farli ripartire".  Damiani pensa che una vittoria con il Rimini sarebbe un ottimo accompagnamento a una sfida verità come quella contro l'Arezzo secondo perché, conclude, "può farci bene dal punto di vista mentale e morale".   

Sezione: News / Data: Mer 12 novembre 2025 alle 13:50
Autore: Cristiano Comelli
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