Quello dell’olandese Da Cruz (tanto irrequieto quanto talentuoso) nell’ultima trasferta raffigura la punta dell’iceberg, però sotto c’è dell’altro. A esempio un rendimento inaccettabile in trasferta dove la resa agli avversari è stata una costante di questo torneo. Ma anche le “esternazioni” – chiamiamole così – di alcuni giocatori (Ninkovic e Da Cruz in testa) non sono piaciute ai rappresentanti di una tifoseria che a sua volta rappresenta una provinciale nobile, con 16 campionati di A alla spalle e nomi di giocatori che fanno accapponare la pelle (sabato la squadra ha giocato col lutto al braccio per Pietro Anastasi...). Comunque, per sintetizzare, Da Cruz (tra espulsione e polemica con alcuni dei 72 tifosi che si erano sobbarcati una trasferta eufemisticamente non agevole) ha sbagliato alla grande e la società ne ha preso definitivamente le distanze. Il suo comportamento è stato troppo difforme dal codice etico a cui il club marchigiano tiene tantissimo, quindi (salvo clamorosi dietrofront) dovrebbe essere presto restituito al mittente (il Parma, che la scorsa estate lo aveva concesso in prestito) con buona pace di tutti. Ma la sua epurazione non risolve i problemi.

Sezione: News / Data: Mer 22 gennaio 2020 alle 16:30 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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