L'arte di vincere si impara delle sconfitte. E in queste ultime gare l'Ascoli ha imparato molto dalle cocenti batoste rimediate, ma a Cosenza ritrova lo spirito di squadra che aveva smarrito nel girone di ritorno e conquista tre punti d'oro, rompendo un digiuno di vittorie che durava da cinque mesi, ovvero dall'exploit di Livorno. Quel Livorno derelitto che per pochi minuti ha dato l'illusione di regalare una seconda gioia al Picchio . L'Ascoli ha meritato la vittoria, la prima della gestione Dionigi, conquistata da una squadra dura come il travertino delle Cento Torri. Un successo che passa dai piedi dei due suoi giocatori leader: Ninkovic, tornato a livelli di un tempo e Scamacca ancora a segno. I tre punti proiettano l'Ascoli al quint'ultimo posto e gli consentono di rivedere le stelle dopo mesi nel tunnel della depressione. 
La tensione
La posta in palio è troppo importante per le due squadre con l'acqua alla gola e la tensione si manifesta negli innumerevoli errori nei passaggi in entrambe le compagini specie nella prima parte della gara. Il gioco è a bassa intensità perchè sia il Cosenza che l'Ascoli sono attentissime soprattutto a coprire ogni varco difensivo. La riprova è la posizione del fantasista Ninkovic che non riceve nessun pallone dalle sue parti ed è costretto ad arretrare fino a giocare in alcuni frangenti come play davanti alla difesa perchè il ritmo in mezzo al terreno di gioco è al cloroformio e solo qualche verticalizzazione delle sue può dare la stura per una ripartenza bianconera. I calabresi protestano subito per il contatto in area fra Brosco e Baez poi è Leali ad opporsi in tre occasioni sulle conclusioni dalla distanza dei cosentini. L'Ascoli si fa vivo a metà del primo tempo solo con un guizzo di Scamacca sul filo del fuorigioco ma la palla gol più nitida della prima frazione capita sui piedi di Baez. La difesa bianconera sbaglia la tattica del fuorigioco e mentre Brosco fa un passo avanti, Ferigra ne fa uno indietro ma per fortuna rimedia all'errore contrastando al momento topico Baez a tu per tu con Leali.
La chance
Nella ripresa sia il Cosenza che l'Ascoli sono meno contratte. Ma è sui piedi di Scamacca la palla giusta per sbloccare il risultato. Bravo Perina a compiere un miracolo. È il prologo del gol che arriva dopo il quarto d'ora. Ninkovic rifinisce per Scamacca che stavolta non sbaglia e insacca facendo esplodere la panchina bianconera. Poi l'attaccante è costretto ad uscire per una botta rimediata. Ranieri è colto da crampi mentre per Brlek (di più) e Ninkovic (di meno) si accende la spia rossa della benzina e vengono sostituiti. L'Ascoli soffre, il Cosenza, disperato, con un piede in Serie C, si lancia all' attacco. Nel frattempo Pinto si divora un'occasione d'oro per chiudere la partita. Dopo sei minuti di recupero (e di apnea) l'arbitro fischia la fine ed è apoteosi bianconera.

Sezione: News / Data: Sab 04 luglio 2020 alle 10:00 / Fonte: Corriere Adriatico
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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