Il gesto più bello di una partita che l'Ascoli ha dominato lo ha compito Federico Dionisi, quando ha consegnato il pallone a Sabiri per battere il calcio di rigore. Un gesto che la dice lunga sul valore del capitano e sul gruppo che si è formato grazie anche a un tecnico come Andrea Sottil, che partita dopo partita sta modellando il suo Ascoli dandogli un'identità forte. «Il gesto di Dionisi è il segnale che il gruppo è sempre più coeso e più unito - dice l'allenatore dell'Ascoli dopo la partita contro il Monza - Si va tutti in un'unica direzione, dove l'obiettivo è sempre la partita, un obiettivo comune con un messaggio forte che è quello del noi e non dell'io. Dionisi è un capitano a 360 gradi, in campo e fuori. Ha fatto un gesto che non so in quanti lo avrebbero fatto perché poi l'attaccante è egoista in maniera giusta e quel rigore poteva batterlo lui. Questo è un segnale che i ragazzi un po' di tempo fa hanno riaccettato Sabiri e la dimostrazione sta anche nel fatto che Dionisi gli ha fatto battere il rigore per fargli fare gol e ridargli quella fiducia e autostima che serve per tornare ai grandi livelli. È stato un gesto bellissimo e sono contento: per come interpreto io il calcio, il concetto di squadra che ho, queste sono cose che mi riempiono di orgoglio e di soddisfazione. Il calcio non è solo tecnica, tattica e moduli, ma è coesione e condivisione dell'obiettivo».

Sezione: News / Data: Dom 28 novembre 2021 alle 18:30 / Fonte: Corriere Adriatico
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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