La vittoria manca dal 25 ottobre, 2-1 sull’Entella, con la rete decisiva di Matteo Ardemagni. E proprio il capitano dell’Ascoli suona la carica dopo la sosta.

Ardemagni, finalmente si torna alla settimana-tipo: quanta voglia di riscatto c’è dopo Crotone?
«Tanta. La sosta è stata utile per riposarci mentalmente e fisicamente, ora ci stiamo preparando al meglio per la ripresa».

Il Cosenza è cliente difficile: cosa serve per batterlo?
«Vero, un avversario assolutamente ostico, per riuscire a superarlo dovremo scendere in campo con maggiore cattiveria agonistica rispetto alle ultime partite».

Tornerà Ninkovic, dopo la “punizione”, e ci sarà anche Da Cruz. Due elementi di valore, ma ... un po’ indisciplinati. Lei, da capitano, come gestisce le “esuberanze” di questi compagni “fumantini”?
«Nikola è un giocatore forte che può farci fare il salto di qualità, il suo è un rientro importante. Per quanto riguarda i compagni "vivaci", da capitano è mio dovere parlare con loro e fare capire dove hanno sbagliato, è importante il rispetto del regolamento interno dello spogliatoio. Per tutto il resto intervengono mister e società».

Il patron Pulcinelli ha “dovuto” blindare il tecnico Zanetti per qualche critica di troppo. Possibile che agli allenatori non si dia mai il tempo di lavorare?
«In fondo penso che sia sempre stato così, non è una questione di calcio moderno. Se i risultati non arrivano è sempre il tecnico ad essere messo in discussione, ma alla fine ... in campo ci andiamo noi giocatori».

E lei ha pensato a cosa fare quando smetterà? Magari l’allenatore?
«Non ci sto ancora pensando, lo farò a tempo debito. Il mio obiettivo è giocare il più a lungo possibile».

Intanto, si vocifera che sia già pronto il rinnovo del suo contratto. Vero?
«So che la società e il mio procuratore si stanno parlando. Relativamente al rinnovo spero che accada davvero perché qui mi sento a casa e vorrei concludere ad Ascoli la carriera».

Immaginiamo che voglia chiuderla in bellezza, gettando le basi adeso. Ma l’Ascoli. che è stato per una giornata al primo posto solitario in classifica, ora è scivolato addirittura fuori dalla zona play off: cosa è successo?
«Non è successo nulla, la Serie B è questa. Ci sono momenti di alti e bassi, l'importante è non mollare mai e stare sempre sul pezzo».

Quindi, secondo lei l’Ascoli ha possibilità di rientrare nel giro che conta?
«Assolutamente sì, perché siamo una squadra forte e la società ha ambizioni importanti».

E che idea si è fatto delle altre squadre? Le corazzate ci sono davvero o solo nell’immaginario collettivo?
«In verità la Serie B è così strana che si può vincere e perdere con tutte, comunque una gerarchia esiste. Io vedo il Benevento favorito rispetto alle altre, poi il Crotone che gioca un ottimo calcio e, infine, considero il Pordenone una grande sorpresa».

Ma ci sarà anche l’Ascoli nella corsa alla serie A?
«Il nostro obiettivo è quello di puntare ai play off, con il successivo intento di perseguire un sogno chiamato Serie A».

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 20 novembre 2019 alle 12:30 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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