Ascoli-Palermo 1-2, Forte: "Dispiace per questa sconfitta"

Francesco Forte ha commentato in conferenza stampa la sconfitta dell'Ascoli contro il Palermo: "Difficile fare un'analisi in questo momento, dispiace per la sconfitta. Dopo il gol del pareggio avevamo tanta voglia di vincere la partita in casa, queste partite qui se non le puoi vincere non le devi perdere. Abbiamo lasciato troppi spazi per cercare la vittoria davanti ai nostri tifosi. L'episodio di Dionisi però poteva cambiare la partita"

Come ti senti fisicamente: "Ho accusato un po' il sintetico, ho avuto un problema al polpaccio, con il mister abbiamo deciso non giocare dall'inizio, per non rischiare di saltare altre partite. Non sono abituato ad allenarmi sul sintetico, oggi sul terreno morbido è stato tutto diverso"

E' una sconfitta che cambia un po' la prospettiva: "Questo campionato non si devono fare progetti a lungo termine, bisogna pensare partita dopo partita. E' un campionato difficile, arrivo da una squadra che doveva vincere il campionato e si ritrova in fondo. Abbiamo giocatori forti, con questo pubblico in casa possiamo fare qualcosa di importante. Credo nel lavoro che ti premia, dobbiamo solo lavorare a testa bassa, senza pensare alle altre squadre"

Oggi hai iniziato col botto: "Cambierei volentieri il risultato con il mio gol. Penso che nella mia carriera ho sempre dimostrato che prima viene il collettivo. Io vengo da un momento non felice, è importante trovare il gol, le mie caratteristiche si conoscono, gioco per i cross, vivo per il gol e cerco di sacrificarmi per i miei compagni, dare un contributo di sacrificio alla squadra. Sono contento di avere compagni di reparto forti, con Federico, Cedrci, Pedro, abbiamo alternative in avanti. Amato lo conosco da quando ero bambino, ci volevo giocare da quando avevo 10 anni. Spero che possiamo ingranare, trovare il nostro equilibrio per fare male a chiunque"

Per portare i tifosi dalla vostra parte, cosa pensi di poter fare: "Non mi spaventa, vengo da un contesto dove ero il capo espriatorio di tutti i mali. Sono un lavoratore, uno che preferisce lavorare a testa bassa per non spostare gli equilibri. Ho sempre lavorato così, oggi ho dato l'ennesima dimostrazione. Ci sono delle difficoltà, c'è tensione nell'ambiente, ma come iniziano a girare i risultati i tifosi saranno contenti. L'unico modo per riuscirci è il lavoro".