L'emozione che non traspare: «Non sono particolarmente emozionato, nel senso che per me si tratta sempre di una partita di calcio. È la prima partita ma poi ne mancheranno altre 37, insomma non è che abbiamo una finale di Champions da giocare. È una partita importante di campionato del 24 agosto e quindi ci sono tutti gli annessi e connessi. Noi siamo una squadra attrezzata, ma non siamo secondo me una corazzata perché se si dice questo si sbaglia e si prende in giro la gente e io non prendo in giro nessuno. Siamo una squadra importante, ma se ciò significa playoff o qualcosa di più lo dirà poi il campo. Quindi da adesso iniziano gli esami, le partite dove possiamo vedere di che pasta siamo fatti. Il calcio sulla carta è finito, inizia il calcio giocato che è quello che conta. Tutti siamo messi alla prova e quello che succede ad inizio campionato non è poi quello che succede alla fine, quello che succede il 15 luglio non è lo stesso di inizio campionato. Il calcio lo conosciamo tutti molto bene e dobbiamo soprattutto lavorare su noi stessi e in seconda battuta sugli avversari».

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Sab 24 agosto 2019 alle 15:00 / Fonte: Corriere Adriatico
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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