LANNI 8.5: Sale agli onori della cronaca per il rigore parato in maniera sensazionale a Romulo. Sempre al centrocampista avversario nega la gioia del gol con una parata da biliardino. Si dimostra affidabile e sicuro in ogni situazione di gioco rischiando pochissimo e compiendo già dall’inizio parate su parate. Portiere di altissimo rendimento.

ALMICI 7: Ormai è una certezza. Dalle sue parti spinge Souprayen, si allarga Bessa, ci prova Cappelluzzo. Ma Almici mette la sbarra e chiude ogni varco, spingendosi anche oltre la metà campo in un paio di frangenti. Giocatore di grinta e temperamento, ingaggia anche duelli con Fossati che lo vedono vincitore.

MENGONI 8: A dir poco eroico. Dopo un paio di gare di appannamento, il centralone bianconero salva prima un gol con un recupero alla Franco Baresi su Aguilera, poi si dimostra essenziale, lucido e concentrato per tutta la partita. Nonostante manchi Pazzini, i corazzieri veronesi sono insidiosissimi ma lui li doma con carisma e grinta.

GIGLIOTTI 7: Dopo la negativa prova di La Spezia, non va per il sottile e spazza ogni situazione di pericolo nella prima frazione di gioco. Soffre nella ripresa ma regge l’urto e alla fine guadagna la pagnotta mettendo la museruola sia a Cappelluzzo che a Ganz. In netta ripresa.

MIGNANELLI 6.5: Applicato e concentrato nella fase difensiva, gioca una gara di sostanza e senza fronzoli. Prova a salire più nel primo tempo, mentre nella ripresa sta più sulle sue come tutta la squadra. Comunue sta ritrovando la brillantezza delle prime giornate e si vede dalla scioltezza con cui fa andare la gamba.

BIANCHI 6.5: E’ lui l’ago della bilancia dell’Ascoli. Nel primo tempo, regge la mediana da solo praticamente, fungendo sia da diga quando c’è da soffrire , sia da globetrotter quando c’è da alzare la squadra per tenerla corta. Nella mezzora finale cala vistosamente, causa una condizione fisica ancora deficitaria ma che crescerà di partita in partita.

CASSATA 5.5: No, oggi non c’è piaciuto, e non certo per il rigore. Se giochi intermedio di centrocampo a due, non puoi permetterti le sortite da mezzala portatore ostinato di palla come lui ha fatto oggi, rischiando di far subire alla squadra almeno tre occasioni da rete. L’ammonizione oramai non fa più notizia.

GATTO 6: Criticatissimo anche ben oltre i suoi demeriti, Gatto fa la solita prestazione di sostanza e contenimento, facendosi un ‘’mazzo’’ tanto a raddoppiare Almici sulle sortite di Suprayen. Cala nel finale ma regala grinta e quantità alla squadra. Ad oggi, è molto più funzionale di Orsolini su quella fascia.

FELICIOLI 6: Anche per lui, come per Gatto, vale il discorso di contenere. Ferrari è un terzino temibile che ama spingersi in avanti, ma Felicioli bada al sodo e lo accorcia coi tempi giusti per un’ora. Poco propositivo in fase di possesso, poco lucido quando c’è da gestire palla, comunque resta compatto insieme alla linea dei centrocampisti.

BENTIVEGNA 6:Un paio di buoni spunti nella prima frazione di gioco, qualche buona giocata che però resta isolata e tanto sacrificio. Cosi Bentivegna si guadagna la pagnotta pur non brillando e aiuta la squadra a portare a casa il punticino che cercava.

CACIA 6: Si danna l’anima per un ora alla ricerca di una palla giocabile. Gli capita un colpo di testa non facile che se avesse lasciato a Mengoni avrebbe avuto un effetto diverso. Lotta come un gregario e alla fine esce stremato tra gli applausi di tutto lo stadio che gli tributa la standing ovation , memore del suo passato.

 

SLIVKA 5.5: Entra e sbaglia qualche pallone di troppo, sebbene usi, anzi abusi, della sua tigna in un paio di circostanze. L’atteggiamento è giusto, ma gli errori sono troppi in fase di impostazione e non permettono al Picchio di guadagnare metri.

ORSOLINI 5.5: Se Aglietti lo tiene fuori, un motivo ci sarà. E non è sicuramente di ruolo o modulo. Orsolini sembra avere accusato un calo fisiologico e lo denota la poca personalità che usa per due circostanze quando può puntare Souprayen. Ma non lo fa.

FAVILLI SV

 

ALL. AGLIETTI 7: Prepara la partita nei dettagli e il primo tempo dell’Ascoli è pressochè perfetto. Imbavaglia le fonti di gioco gialloblù di Pecchia che non riesce a trovare le contromisure. Nel secondo tempo, la squadra cala fisicamente e gli avversari prendono il sopravvento, ma mai con una manovra fluida e avvolgente, bensi con numerose azioni personali. Prende il punto ringraziando anche il suo numero 1.

ARBITRO PICCININI 7: Si, forse il rigore non c’era , ma la dinamica avrebbe portato anche Collina a fischiarlo. Ci piace sottolineare la grande personalità con cui gestisce la partita e la tiene in mano, dimostrando di non aver paura di dirigere al Bentegodi e sbagliando praticamente niente. Geniale su una simulazione di Ganz, ben difficile da vedere.

Sezione: Copertina / Data: Lun 13 marzo 2017 alle 23:28
Autore: Manuel Fioravanti
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