Palermo-Ascoli 2-2, le pagelle: Mantovani stecca, Caligara è da Serie A

VASQUEZ 5.5 - Probabilmente è la prima partita che stecca il portiere scuola Milan ormai promosso titolare da Carrera. Oltre al fatto che incassa due gol, spesso sembra essere insicuro negli interventi e per poco non si fa un clamoroso autogol sulla giocata di Mancuso.

BELLUSCI 5.5 - Ci mette sempre il cuore, ma anche lui sembra essere spesso impreciso e soprattutto in ritardo su parecchi interventi.

BOTTEGHIN 6.5 - Guida la difesa con personalità e grande esperienza

MANTOVANI 5 - Purtroppo entra con demerito in entrambi i gol incassati dall'Ascoli

CELIA 6.5 - Carrera lo ripropone titolare, lui ripaga con un assist al bacio per il primo gol di Caligara e una prova in generale positiva. Dal 65' DUFFIZI 6 - Entra con il piglio giusto come ha fatto vedere sempre. Annulla Diakitè

VALZANIA 5 - Brutto approccio alla gara, praticamente non entra mai in partita. Sembra essere fuori condizione. Dal 58' RODRIGUEZ 6 - Anche lui ha un buon impatto sul match creando scompiglio tra le linee e mettendo in difficoltà la difesa rosanero

DI TACCHIO 6 - Impegno, forza e cuore. Mette tutto quello che ha in campo. Dal 57' MASINI 6 - Mette in campo tanta buona volontà riesce a portare maggiore equilibrio

ZEDADKA 5.5 - Passo indietro rispetto alle ultime uscite. Non ne indovina una, giornata no

CALIGARA 7.5 - Sembra essere tornato il giocatore che ci aveva abituato a prestazioni straordinarie. Al Barbera dimostra di essere un centrocampista da A. Segna due bellissimi gol, è un trascinatore e salva l'Ascoli dalla sconfitta

FALZERANO 5 - Tanto fumo e poco arrosto. Corre e non poco, ma non riesce ad incidere. Dal 82' DURIS sv

TARANTINO 6 - Sufficienza perché alla prima da titolare in B. Carrera lo premia dopo i giorni di ritiro in cui il baby bianconero avrà dimostrato di meritarsi la maglia da titolare. Non incide molto ma riesce a fare diverse buone giocate. Dal 59' NESTOROVSKI 6.5 - Il grande ex della partita mette in campo la sua esperienza. Fa ammonire Lucioni, basta solo la sua presenza per mettere apprensione alla difesa avversaria