L'Ascoli dura solo un tempo. Sono 45 minuti di calcio spumeggiante che non si vedeva da tempo con pressing asfissiante in tutte le zone del campo, raddoppi di marcature e soprattutto il ritorno in campo (e al gol) di Ardemagni. Sono 45 minuti di totale dominio del gioco, impreziosito dalle perle del bomber, lesto ad anticipare tutti di testa su azione da calcio piazzato, e di Ciciretti con una punizione che finisce nel sette. Sono 45 minuti in cui i bianconeri si riconciliano apparentemente con i suoi tifosi. Un'apparenza, appunto.
La trasformazione
Invece nel secondo tempo la partita cambia copione e si passa dal calcio spettacolo al dramma. I fari della manovra perdono luce, mentre Bucchi azzecca i cambi. Il Benevento prende fiducia e guadagna metri. Al contrario i bianconeri calano dal punto di vista atletico e si rinchiudono pericolosamente nella propria metà campo. Il gol di Coda riapre la partita ed è l'inizio dell'incubo per i padroni di casa. Gli ingressi di Casarini e Baldini si perdono nel marasma e soprattutto nella paura di vincere dei bianconeri che non gestiscono più il possesso palla e si limitano solo a rintuzzare gli assalti dei giallorossi. 
Quella palla che scotta
Nonostante la gara sia continuamente interrotta anche per un infortunio muscolare dell'arbitro Aureliano e l'espulsione di Caldirola per doppia ammonizione, ai bianconeri sembra scottare la palla. La rete del 2-2 arriva allo scadere, quando Laverone aggancia i piedi di un avversario in piena area di rigore dopo che gli ospiti in un paio di occasioni avevano già sfiorato il gol. Dal dischetto Viola spiazza Lanni. Il Benevento finisce addirittura in nove per l'espulsione di Tuia, ma l'Ascoli è un pugile suonato che a malapena riesce a stare in piedi sul ring. Finisce in parità dopo dieci minuti di recupero fra lo sgomento e la delusione dei tifosi bianconeri che non sanno più quale sia il vero Ascoli: quello del primo tempo, che ricorda l'esaltante girone di andata, o quello della ripresa, timoroso e inconcludente da gennaio a oggi. Un punto che smuove la classifica ma che non risolve ancora i mali dell'Ascoli. E ora la distanza dalla zona playout si è ridotta a sole tre lunghezze.

Sezione: News / Data: Dom 31 marzo 2019 alle 12:00 / Fonte: Corriere Adriatico
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
vedi letture
Print