Nove punti in nove partite. Il bicchiere è mezzo pieno in casa Ascoli considerata la rosa quasi completamente rinnovata, il grande equilibrio che regna in queste prime giornate del torneo cadetto e anche quel pizzico di cattiva sorte che finora ha penalizzato i bianconeri. D’altronde la partenza negli ultimi campionato di serie B è sempre stata a handicap tanto che il primo anno con Mario Petrone in panchina alla nona giornata l’Ascoli aveva 10 punti mentre con Alfredo Aglietti ne aveva solo 7. La particolarità di quest’anno è una classifica molto corta che ha messo le 22 squadre del torneo in soli otto punti: dai 7 del Cesena ora ultimo ai 15 della coppia di testa Frosinone- Palermo. Nel campionato 2015-2016 con Petrone in panca l’Ascoli, come detto, aveva conquistato nelle prime nove giornate 10 punti frutto di tre vittorie, un pareggio e cinque sconfitte, l’ultima delle quali proprio alla nona giornata in casa contro il Crotone per 1-0. Totale di 10 gol fatti e 10 subiti. Quell’Ascoli però era a metà graduatoria con Como a 5 punti, Avellino, Perugia e Ternana che andavano a rilento. Molto più preoccupante era invece la situazione dello scorso anno dopo che i bianconeri di Aglietti alla nona giornata erano stati battuti in casa per 4-1 dal Verona. Con soli 7 punti frutto di una vittoria, quattro pareggi e quattro sconfitte e la terz’ultima posizione, il Picchio era sull’orlo della crisi. Un Ascoli che segnava poco (solo sette gol) e che subiva troppo (11 gol). Anche l’Ascoli della coppia Fiorin-Maresca sta subendo troppi gol perché se è vero che era riuscita a mantenere imbattuta la propria porta nelle ultime tre gare subendo una rete nei minuti finali contro il forte Frosinone, è pure vero che le statistiche dicono che finora per conquistare due vittorie, tre pareggi e quattro sconfitte, la compagine bianconera dopo il pirotecnico 3-3 con il Venezia ha realizzato 9 reti subendone 12. E il penultimo posto è il peggiore piazzamento degli ultimi tre campionati. Eccessivo allarmismo? Coperta troppo corta? Finora sembra di sì. Se il Picchio gioca per vincere segna, ma prende gol. Se prova a difendersi magari ci riesce, ma non fa un tiro in porta. Insomma, c’è necessità di trovare equilibrio perché non è vero che va tutto male, ma non si può neanche ignorare la forza dei numeri.

Sezione: News / Data: Lun 16 ottobre 2017 alle 19:30 / Fonte: Resto del Carlino
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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