A cinque minuti dalla fine l’Ascoli è un pugile suonato all’angolo, con la guardia bassa, in inferiorità numerica che barcolla e sta per cadere al tappeto. Un ko equivale alla retrocessione in SerieC.Ma quando suona il gong ha un sussulto d’orgoglio e quando sembra che tutto sembra essere contro, rifila un gancio improvviso che sorprende l’avversario e lo stende. Dopo tre sconfitte di fila e con l’acqua alla gola, torna a vincere l’Ascoli Picchio contro la Ternana nello spareggio salvezza, riemerge dagli abissi e ora vede l’isola dei playout a sole tre lunghezze (anche se l’Entella deve ancora disputare un turno).

L’epopea Due espulsi (il solito Mignanelli e Signori) due infortunati gravi (Carpani con le stampelle e Piovaccari uscito in barella) due gol annullati ai bianconeri (Padella, e Carpani), un calcio di rigore contestato (il penalty trasformato da Monachello per atterramento di Varela), un clamoroso errore del team manager rossoverde (errata sostituzione del cannoniere Montalto). La vittoria dell’Ascoli ha il sapore antico dell’epopea, dell’urlo di gioia liberato a cinque minuti dalla fine,degli scontri fisici in mezzo al campo in una partita dove il direttore di gara perde subito il controllo facendo errori a raffica.

Il mistero dell’intervallo Come nelle ultime gare i bianconeri hanno un ottimo impatto con la gara. Cingono d’assedio i mediocri ternani e dopo due gol annullati vanno a segno dopo venti minuti con un tarantolato Padella. Gli umbri non sono quasi mai pericolosi ma dopo l’intervallo i bianconeri scendono in campo ancora una volta imbambolati. Dopo appena tre minuti, la difesa bianconera la combina grossa e Gasparetto ringrazia. Ancora Mignanelli si rende protagonista in negativo e si fa cacciare per una frase non proprio da educanda all’assistente dell’arbitro. Sembra calare il sipario ma a cinque minuti dalla fine un guizzo di Varela costringe il difensore umbro ad atterrarlo: Monachello non sbaglia dagli undici metri. La Ternana perde Signori per espulsione e nel finale Piovaccari per infortunio. Dopo una sospensione lunga un’eternità, l’arbitro fischia la fine. L’Ascoli è ancora vivo

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Dom 18 marzo 2018 alle 13:30 / Fonte: Corriere Adriatico
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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