Vincendo 2-1, l’Ascoli può continuare a sperare in una salvezza che per la Ternana si fa invece più lontana. Alla fine la sfida spareggio è tutta qui, ma per arrivare a questo finale sono stati necessari quasi cento minuti in cui è successo un po’ di tutto. Un match che, in verità, per l’Ascoli è cominciato sette giorni prima quando Venditti e Parlati sono stati aggrediti al rientro della squadra dopo la sconfitta di Venezia. «So che hanno individuato i colpevoli, ma pensiamo solo alla salvezza: se arriverà avremo compiuto un miracolo», ha detto il presidente Francesco Bellini rientrato a sorpresa dal Canada. A Cosmi tra infortuni e squalifiche mancavano il portiere Lanni, il difensore De Santis, i centrocampisti Bianchi, Buzzegoli, Kanoute, Martinho, le punte Rosseti e Favilli. Ha scelto Clemenza e non Ganz per supportare in avanti Monachello. «Clemenza ha dei limiti, ma anche un piede decisivo», la spiegazione.

AUTOGOL TERNANA La cronaca ha vissuto di pochi, ma determinanti momenti. Giusto l’annullamento per fuorigioco del gol di Padella al 3’. Il difensore però si rifà al 20’ quando di testa batte Sala. Al 37’ accade l’impensabile: Di Canio chiama un cambio, il team manager Modestino alza il tabellone luminoso con il numero 32, da sostituire per far posto a Repossi: è vero che Montalto aveva fallito una palla gol al 7’, ma certo non si aspettava di essere tirato fuori. Infatti, non doveva uscire lui, ma un compagno. Di Canio è arrabbiatissimo: «Non ha determinato il risultato, ma in un club professionistico una disattenzione del genere non può succedere». Al 3’ della ripresa la Ternana il pari l’ha trovato con Gasparetto, pronto ad approfittare di un effetto flipper in area. Come già contro Palermo, Salernitana e Venezia, l’Ascoli subisce gol in avvio di secondo tempo e anche stavolta accusa il colpo. Solo che la Ternana non prova più di tanto ad affondare. Nemmeno quando l’Ascoli perde Carpani al 22’ (distorsione al ginocchio sinistro) e 5 minuti dopo Mignanelli, espulso per aver protestato con il primo assistente per un fallo laterale.

SPERANZA Ci si aspetta che la Ternana provi ad approfittarne, invece è l’Ascoli a scuotersi rabbiosamente come riconosce anche De Canio. «Quello che è successo dopo l’espulsione testimonia i nostri limiti. Complimenti all’Ascoli che ha saputo interpretare meglio la partita, nonostante una situazione ambientale particolare e in inferiorità numerica. Sono arrabbiato, ma non mi arrendo». In 10 la formazione di Cosmi alza il ritmo e al 40’ conquista un rigore per un contatto fra Rigione e Lores; dal dischetto trasforma Monachello. A Bellini l’arbitraggio di Abbattista non è piaciuto. «Ho chiesto a Nicchi il Var anche in B, ma mi ha risposto che costa troppo», rivela. Cosmi fa il pompiere: «Questa vittoria ci fa solo rimanere attaccati alla speranza; abbiamo però dato l’idea che possiamo compiere l’impresa».

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Dom 18 marzo 2018 alle 10:30
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
vedi letture
Print