Bocche cucite in casa Brescia al termine della gara pareggiata 1-1 tra le mura amiche contro l'Ascoli. Il presidente Massimo Cellino, in tribuna al Rigamonti per assistere al match contro i bianconeri, ha infatti ordinato il silenzio stampa a tutti i propri tesserati subito dopo il triplice fischio. Il numero uno delle Rondinelle è andato su tutte le furie per il pareggio strappato dal Picchio in pieno recupero, causato secondo la visione dei lombardi da un errore dell'arbitro Gariglio di Pinerolo. Le Rondinelle hanno infatti recriminato per il contatto Giovane-Nuamah al 90', in occasione di un'uscita del Brescia dalla propria area di rigore: il direttore di gara ha sanzionato l'intervento dell'attaccante dei lombardi, mentre per i padroni di casa il fallo era stato commesso dal mediano bianconero. La punizione che ne è scaturita è stata calciata sulla barriera da Ciciretti, ma l'azione è proseguita con l'Ascoli che ha guadagnato un nuovo calcio da fermo: quello dal quale è nato il pareggio di Botteghin. Le vibranti proteste dei padroni di casa hanno portato anche all'espulsione del portiere Lezzerini, con Cellino che a fine gara ha vietato a tutti di parlare. Sicuramente non il momento migliore in casa Brescia: sesta partita senza vittorie per gli uomini di Clotet, che sono comunque rimasti in zona playoff a quota 19 punti a braccetto proprio con l'Ascoli.

Sezione: Avversario / Data: Dom 06 novembre 2022 alle 13:30 / Fonte: Corriere Adriatico
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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