L'emblema di questo nuovo Ascoli sta tutto nella grinta di Ninkovic nel colpire con i pugni il suo seggiolino quando gli avversari attaccano, e nel suo non voler uscire dal campo, anche se stremato. È il giocatore serbo l'uomo in più di questo Ascoli targato Davide Dionigi, l'allenatore che ha capito che il suo attaccante deve essere lasciato libero di agire come sa in tutto il reparto avanzato. Ninkovic era stato messo ai margini del gruppo ed è stato al centro di contrasti, ma è sempre stato il valore aggiunto della squadra, anche con i suoi colpi di testa. A gennaio Nikola ha puntato i piedi per restare all'Ascoli, adesso invece che lottare per la salvezza avrebbe lottato per la promozione con il Crotone, ma lui ha deciso di restare in bianconero sfidando tutti in silenzio e godendosi ora il suo ritrovato podio. Non solo tanta classe per il giocatore serbo, ma anche gol importanti. Talmente importante il sigillo messo a segno contro la Salernitana che il giocatore non ha potuto nascondere la sua tensione e la sua gioia nell'abbraccio dei compagni. 

Sezione: News / Data: Dom 12 luglio 2020 alle 09:00 / Fonte: Corriere Adriatico
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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