Bisogna cambiare tutto per non cambiare nulla. Nonostante il cambio di tre allenatori l'Ascoli sprofonda sempre di più in classifica e perde la seconda gara casalinga stavolta con il Perugia. La rivoluzione tattica di Abascal si è rivelata un flop clamoroso; squadra senza gioco e personalità che tira in porta con il contagocce e al contrario lascia vaste praterie. Intanto il Cosenza fa punti e persino i playout sono a rischio. Intanto sulla panchina di Abascal si allunga l'ombra del ritorno di Zanetti.
La titubanza
La prima drammatica mezz'ora con la Cremonese lascia il segno. I bianconeri scendono in campo meno spavaldi e più concentrati. Squadra più raccolta ma anche più titubante che si affida soprattutto ai centimetri di Scamacca piuttosto che a una trama di gioco. La palla sembra scottare con lanci sempre in verticale che il bomber non può sempre intercettare e fare da sponda. Anzi è la solita disattenzione difensiva a spalancare la porta a Di Chiara che calcia a lato. La paura sveglia l'Ascoli e i bianconeri iniziano a fare capolino nella metà campo avversaria. I pericoli arrivano sempre dalla sinistra dove Ninkovic prova a illuminare la manovra. E' proprio il serbo a cercare di sorprendere Vicario costringendolo a una difficile deviazione in corner poi è Morosini ad avere l'opportunità ma la conclusione finisce a lato. Ma l'occasione più ghiotta capita a Sernicola ma il suo tiro finisce sopra la traversa.
Il brivido
Ma la ripresa si apre subito con un brivido. Andreoni si fa superare come un birillo da Buonaiuto che serve un assist d'oro a Nicolussi Caviglia a tu per tu con Leali ma quest'ultimo calcia clamorosamente alto. Cosmi capisce che può fare il colpaccio nel suo ex Del Duca e dopo una decina di minuti inserisce il bomber Iemmello. Nel frattempo Leali evita la frittata della gara con la Cremonese evitando un altro autogol, respingendo in angolo una deviazione di Ranieri.
La mazzata
Ma a metà della ripresa arriva la mazzata temuta. La difesa bianconera è molle e su un rimpallo in area di rigore Nicolussi Caviglia prende il tempo a Cavion insaccando di testa. Abascal manda in campo Gravillon e Trotta al posto di Brosco e Ninkovic che non la prendono bene. Scamacca ha la chance del pareggio ma il diagonale sfiora il palo. Mentre il palo lo centra Sgarbi. Qui bisogna correre ai ripari anche perché i segnali di ripresa non ci sono e si rischia davvero di finire in un tunnel senza ritorno. 

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Lun 22 giugno 2020 alle 11:00 / Fonte: Corriere Adriatico
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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