Ascoli Calcio, nessun allarme: l’iscrizione alla Serie C è in corso. Ma gli errori pesano ancora

Nessun allarmismo: l’Ascoli Calcio si iscriverà regolarmente al prossimo campionato di Serie C. Nonostante il silenzio degli ultimi giorni e l’incertezza che aleggia attorno al club dopo la dolorosa retrocessione, Massimo Pulcinelli e il suo entourage sono al lavoro per completare le pratiche necessarie. Si tratta di un passaggio formale, certo, ma essenziale per garantire la continuità sportiva della società, che si appresta ad affrontare la sua seconda esperienza tra i professionisti di terza serie dopo quasi un decennio.

Scendere di categoria, come noto, rappresenta sempre uno shock, non solo emotivo ma anche economico. I tagli ai contributi, il ridimensionamento del budget e la necessità di ristrutturare l’organico rendono il passaggio dalla B alla C un ostacolo duro da superare. E l’Ascoli non fa eccezione: le difficoltà finanziarie, già presenti, sono state acuite dalla retrocessione, rendendo il quadro ancor più complesso.

Ma se i problemi economici erano prevedibili, quelli tecnici sono stati in buona parte autoinflitti. A pesare come un macigno sul fallimento della stagione appena conclusa è stata la scelta del direttore sportivo nell’estate 2023. Una decisione rivelatasi sbagliata fin dai primi mesi, che ha generato confusione nell’impostazione della squadra, creato frizioni interne e compromesso la tenuta dello spogliatoio. Il mancato allineamento tra società, dirigenza tecnica e squadra ha finito per erodere anche il rapporto con la tifoseria, che si è sentita tradita da un progetto che prometteva rilancio e ha portato invece solo delusione.

Il presente, oggi, parla di un’iscrizione in fase di completamento e di un futuro tutto da scrivere. Se Pulcinelli è pronto a compiere gli ultimi atti della sua gestione, il nuovo corso – con Passeri figura centrale – dovrà partire da una rifondazione profonda, fatta di scelte tecniche lucide, programmazione e soprattutto ascolto del territorio.

Il cammino per risalire sarà lungo, e non privo di ostacoli. Ma la Serie C non è un punto d’arrivo: può essere una nuova partenza. A patto di non ripetere gli stessi errori.