Ancora due reti subite, frutto di ingenuità palesi e imperdonabili. Ancora una volta , come sempre è accaduto in questo 2017, l'Ascoli subisce reti. Cesena, Spal, Trapani, Pro Vercelli, Vicenza, Pisa, La Spezia e ora Novara. Nelle ultime 8 partite, l'Ascoli ha subito 15 reti, con quasi la media di due gol subiti a match. Troppi, decisamente, per una squadra che vuole salvarsi il prima possibile. Problemi di equilibrio tattico ? Può darsi. Problemi di modulo ? Possibile. Problema di concentrazione e superficialità ? Sicuramente. Al 100 %, se si considera che gran parte di questi gol subiti sono arrivati da calcio inattivo o sugli sviluppi di esso. Se l'attacco funziona alla grande, la fase difensiva no. E se è vero che il problema può essere derivato da un assetto tattico mai ben definito ( Aglietti sabato è tornato al 433 che era stato messo nel dimenticatoio da tempo e rispolverato solo nel secondo tempo di Cesena), è pur vero che però l'Ascoli iniziò quella lunga serie positiva di 11 risultati consecutivi con il 4-4-2 di Avellino. Un problema di equilibrio potrebbe anche esserci, oltretutto il tecnico deve assolutamente trovare il modo di far coesistere le due bocche da fuoco Cacia e Favilli, ma è anche vero che presi individualmente, i calciatori devono dare di più e partecipare maggiormente alla fase difensiva. Augustyn ad esempio, che fino a Terni era risultato quasi impeccabile, nel 2017 ha smarrito quella concentrazione necessaria e quella lucidità per guidare il reparto. Lo stesso Mengoni, nonostante stia disputando un campionato sopra le righe, non è più il baluardo insormontabile delle precedenti settimane, mentre Gigliotti quando ha giocato, raramente ha dato l'idea di avere la cattiveria necessaria per conquistare il posto. Ma sarebbe troppo riduttivo parlare di soli difensori. Perchè il secondo gol di sabato , nasce anche da una mancata determinazione e da un eccessiva pigrizia di Orsolini nel rincorrere il proprio dirimpettaio Adorjan in occasione del cross. Il centrocampista biancoazzurro ha crossato con troppa facilità, e l'azione di disturbo di Orsolini è stata troppo timida. In quel caso, non è un problema di modulo. Perchè sia che si giochi col 4-3-3, sia col 4-4-2 sia col 4-2-3-1, quella zona di campo è a sua protezione. A prescindere. Rincorsa pigra appunto, cosi come pigra è stata a Brescia, nell'ultima sconfitta prima della lunga serie positiva, la rincorsa di Cassata a Bisoli nel vittorioso gol bresciano. Tanti aspetti che è bene eliminare il più velocemente possibile. Indipendentemente da una leggera confusione generata da alcune scelte del mister, i giocatori devono partecipare maggiormente e con attenzione e concentrazione superiore nei momenti chiave della fase difensiva. Perchè le perle di Cacia e Favilli non possono rimanere inutili, vane e fini a sè stesse, perchè il gol di sabato, quello fatto, è una gemma doppia. Prima di Bentivegna, che con una giocata bellissima libera Cacia, e poi con lo stesso bomber che con una facilità impressionante, come se stesse facendo una semplice passeggiata in centro, la butta dentro con un delizioso pallonetto. Se certe giocate fossero decisive ai fini del risultato, verrebbero apprezzate di più e se ne potrebbe godere maggiormente. 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 06 marzo 2017 alle 12:11
Autore: Manuel Fioravanti
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