Un punto è meglio di niente. Alla vigilia, per fare 4 punti tra Avellino e Latina avremmo firmato. Poi, per come si sono messe le cose, ci siamo ''accontentati'', nonostante l'appetito, come si dice di solito, vien mangiando. L'Ascoli ha letteralmente dominato l'Avellino, cosi come ha letteralmente sciupato una ghiotta occasione contro il Latina. Ma, fondamentale, non ha perso. E non perdendo , ha allungato la serie positiva che dura da Ascoli-Frosinone. Sono 5 ora i risultati positivi e 4 consecutive le gare in cui la porta di Ivan Lanni resta imbattuta. Continua cosi la politica dei piccoli passi, con Aglietti che ha capito che a volte un punto è meglio di nulla (se si fosse verificata questa cosa contro Pisa, Novara e Carpi forse era anche meglio). Come si dice  gergo, la pecora cammina. Piano piano, ma almeno si muove. Ora però, bisogna battere il ferro. Dare valore a questi pareggi con una vittoria nelle tre gare restanti con Benevento, Bari e Ternana. Il calendario pare essere favorevole ai bianconeri, o meglio pare esserlo in realzione a quello difficilissimo del Trapani, che addirittura sabato se la vedrà in trasferta con un Frosinone lanciatissimo. Questa è la partita chiave. Se il Trapani ,battistrada della corsa salvezza, dovesse uscire dal Matusa con zero punti, e l'Ascoli assolve in pieno il suo dovere col Benevento, una spallata decisiva potrebbe essere stata data. Diverso il discorso in caso di altri risultati , con una salvezza che a quel punto si dovrebbe giocare fino all'ultima giornata con un Ascoli-Ternana da cuori forti, cosi come fu quattro anni fa (corsi e ricorsi...). Daniele Cacia ha sbagliato una palla gol incredibile a Latina. Un errore non da lui, da uno da 131 gol in B e che in due anni di Ascoli avrà sciupato al massimo tre o quattro palle gol nitide. Inutile fare frasi fatte, come ''anche i grandi sbagliano'', oppure ''capita a tutti''. Si, è vero, capita a tutti. Questa volta è capitato a lui e non doveva capitare, ma pazienza. Daniele ha un carattere talmente forte e una personalità altamente spiccata che sa benissimo da solo che dovrà, a partire da sabato, farsi perdonare come lui sa fare. Siamo sicuri che il bomber sia stato il primo a non dormirci sabato, conscio e consapevole che quel pallone non poteva finire fuori. Cosi come siamo sicuri che sarà il primo ad avere voglia di riscatto e fame di gol-salvezza. Alfredo Aglietti poteva fare di più ? Questa rosa quanti punti vale ? Non lo sappiamo, magari intorno ai 50, ma non facciamo gli allenatori, non siamo esperti e non ci permettiamo di criticare aspramente il suo operato. Una cosa però, vogliamo dirgliela. Ostinarsi a schierare Lazzari, in condizioni fisiche ancora approssimative, non ha senso. Preferirlo nelle gerarchie a gente di gamba come Gatto e Bentivegna, a nostro parere, è sbagliato. Intendiamoci, Lazzari è un calciatore tecnicamente di spicco, dotato come pochi, forse nessuno, nella nostra rosa, di una tecnica individuale a dir poco sopraffina. Ma dopo due anni quasi di inattività e dopo numerosi infortuni avuti quest'anno, stentiamo davvero a credere che possa avere più birra degli altri esterni in rosa. Ora, Lazzari potrà anche fare il gol salvezza con una giocata da fuoriclasse che lui ha in canna, ma ad oggi bisogna avere l'onestà intellettuale di dire che il rendimento del ragazzo non è stato sufficiente.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 02 maggio 2017 alle 11:15
Autore: Manuel Fioravanti
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