GdS - Ascoli-Perugia, il pari fa arrabbiare tutti

Tutti scontenti al termine di Ascoli-Perugia. I tifosi per essere rimasti fuori visto che si giocava a porte chiuse (con loro davanti a un maxi schermo anche il presidente Abodi). Bucchi che rimprovera ai suoi di non aver saputo gestire due volte il vantaggio. Aglietti per un rigore negato a Cacia, parso evidente, e che gli è costato l’espulsione.

IL CASO Alla fine la partita che nessuno voleva a casa propria s’è giocata ad Ascoli, ma senza spettatori. Tanti i cori dall’esterno contro il presidente umbro Santopadre, che qualche battuta l’ha incassata anche in tribuna per la sua proposta di invertire la sede di gara, ma giocando entrambe le partite in Umbria. Solo addetti ai lavori in uno stadio che aveva per altro spazi interdetti in tribuna, poiché le verifiche post terremoto non sono completate. "Entro giovedì vogliamo sapere se è agibile o no» ha detto l’a.u. Cardinaletti, che si è detto «indignato con chi ci ha negato lo stadio per giocare a porte aperte", con riferimento a San Benedetto e Pescara.

LA PARTITA Nell’Ascoli c’era Perez a fianco di Cacia. "Se gli esterni non si svegliano accentrandosi giocherò sempre a due punte" spiegherà Aglietti. Bucchi spavaldo con Guberti, Nicastro, Buonaiuto e Di Carmine. Sbaglia Felicioli al 19’: cross da destra di Nicastro e Guberti insacca. La manovra dell’Ascoli è affidata al recuperato Giorgi, schierato dietro le punte. Al 45’ bravo Rosati su Augustyn. Ripresa vivace. Addae recupera palloni e Cassata spinge. Si sblocca Perez che in spaccata fa 1-1. Bucchi cerca più equilibrio con Acampora per Guberti. L’errore di Augustyn libera al tiro vincente Dezi al 31’. "Una squadra matura sul 2-1 non si sarebbe fatta riprendere" dirà Bucchi. Cacia infatti al 39’ punisce gli umbri di testa ed è 2-2. Al 48’ il bomber va giù a contatto con Volta, che non tocca il pallone: l’arbitro fa giocare fra le proteste. Aglietti sulla sua espulsione: "Gli arbitri sbagliano e per dimostrare che hanno personalità fanno altri errori".