In queste settimane la copertina dell’Ascoli se l’è presa a più riprese Gianluca Scamacca, autentico mattatore delle prime uscite della squadra di Zanetti. Ma come in un film di grande successo, il protagonista sarebbe nulla se non ci fosse il supporto corale dei classici personaggi spalla, quegli uomini che agiscono nell’ombra e che, al momento giusto, intervengono per sbrogliare una situazione complicata.

Questo viaggio all’interno del mondo cinematografico ci è servito come intro per presentare un uomo che molto spesso nel corso dei novanta minuti è da solo ma che, quando serve, è sempre in grado di rispondere presente. Il giocatore in questione è Ivan Lanni, portierone classe 1990, che da ormai sei stagioni difende la porta del Picchio.

Oltre 160 presenze tra Serie C, B e Coppa Italia e un passivo di circa 47 clean sheet (partite senza subire reti) sono i numeri del 29enne numero uno originario di Alatri. Una carriera quella di Ivan partita dalle giovanili del Frosinone per proseguire poi tra Roma, Lecce, Pisa e Grosseto con cui esordisce prima in C e poi in cadetteria. Arriva ad Ascoli il 30 maggio del 2014 e qui la storia di Ivan si ferma perché è nella città marchigiana che il romano ha trovato la sua “stabilità”.

La stagione 2019/2020 è partita in maniera perfetta per Lanni, che tra Coppa Italia e prima giornata di Serie B ha confermato ancora di essere una certezza per la compagine ascolana. E peccato se alla casella dei gol subiti per Ivan ci sia già un +1 a causa di Ferretti, perché è la sua parata di piede su radente di Colpani che ha tenuto inchiodato il risultato sull’1-0 a fine primo tempo contro il Trapani.

Insomma, per un Ascoli che ha cambiato molto in questa stagione con gli arrivi di Da Cruz, Gerbo, Scamacca e Ferigra solo per dirne alcuni, la certezza assoluta si chiama sempre Ivan Lanni. Il numero uno è pronto a chiudere la saracinesca per trascinare il Picchio verso una stagione da assoluta sorpresa del campionato cadetto.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 27 agosto 2019 alle 09:00
Autore: Damiano Boccalini
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