PAGELLONE FINALE

PORTIERI

LANNI 7: Riassapora il palcoscenico della B dopo averla vissuta a Grosseto. Esaltante in alcuni interventi tra i pali, felino nelle uscite basse. Pecca a volte in palle alte o spioventi che arrivano dai lati, ma offre un rendimento costante e affidabile. Portiere di categoria che dimostra spesso il suo valore.

SVEDKAUSKAS 5:Cagliari, Entella, Salernitana. Tre gare giocate dal portiere scuola Roma che mettono i brividi solo a pensarci e ripensarci. Discontinuo e distratto, compie un paio di buoni interventi nella gara col Bari quando il risultato era scritto. Chiude la sua stagione in Ascoli e probabilmente non verrà ricordato nonostante permangano i margini per crescere.

RAGNI sv

 

DIFENSORI

ALMICI 6.5:Una buonissima prima parte di stagione, poi accusa un calo vistoso che lo condiziona. Soffre anche il passaggio al 3-5-2, lui che è un terzino da difesa a 4, ma si dimostra duttile e affidabile. Giocatore di sostanza e temperamento, si ''recicla'' anche a fare il quarto di centrocampo. Verrà riscattato ? Chissà...

CANINI 5.5:Deludente girone d'andata per l'uomo chiamato dall'Ascoli per aggiungere carisma e leadership alla difesa. Sbaglia diverse gare dimostrando limiti fisici e di concentrazione. Un lungo inortunio lo tiene fuori,poi, al rientro sebbene ci metta qualche partita, torna in buona condizione e disputa alcune gare positive che, però,non gli bastano per raggiungere la sufficienza piena.

MILANOVIC 6:Nella prima parte di stagione era l'unico uomo imprescindibile tra i difensori centrali. Soffre gli attaccanti veloci ma si dimostra abile nel senso della posizione se la squadra risulta compatta e lo copre adeguatamente. Poi dopo la squalifica col Pescara, non torna più il giocatore ammirato prima. La peggior gara col Vicenza, la migliore con lo Spezia in casa. Finale in lenta ripresa.

MENGONI 6:Toh, chi si rivede. Il Mengo, uomo carismatico, uomo di quantità e sostanza. A Settembre, in molti lo avevano bollato come inadatto alla categoria. Il campo però ha smentito tutti. Nonostante l'espulsione iniziale col Lanciano e il pasticcio nel match interno col Novara, il numero 5 bianconero disputa gare ben oltre le aspettative dimostrando un cuore e un'intelligenza calcistica che aiutano la squadra in ogni frangente. Chiude con 18 gare, complice un infortunio che lo tiene fuori diversi mesi.

MITREA 5.5:Arrivato in pompa magna nel mercato di Gennaio, il lungagnone rumeno parte bene con ottime prestazioni ma poi nelle gare con Avellino e Trapani offre performance che costringono Mangia e Beggi a tenerlo in soffitta. Giocatore di proprietà sul quale la società punterà ? Ai posteri l'ardua sentenza.

PECORINI 6:In avvio, prestazioni altalenanti e ben al di sotto della sufficienza. Dopo un lungo infortunio, riscatta il tutto con un ottimo finale di stagione che potrebbe valergli la conferma. Giocatore tutto cuore e grinta, non lesina energie. Curioso poi che spesso soffra per crampi. 

CINAGLIA 6:Alla prima esperienza in serie B , Cinaglione soffre spesso ma non molla mai. Duttile sia nel giocare tra i tre dietro sul centro destra, sia come terzino destro puro. Dimostra buona velocità e reattività, soffre fisicità e esperienza contro avversari d un certo calibro. Anche un gol per lui.

DEL FABRO 5:Delude e di molto in alcune sue gare. Quando tutti ne invocavano l'impiego, entra a Cagliari e il suo esordio fa ben sperare. Poi, troppe incertezze e indecisioni che un giocatore a certi livelli non può permettersi. Era in prestito, difficilmente verrà riscattato.

DIMARCO 6:Ottime alcune sue incursioni sull'out di sinistra. Giocatore di prospettiva, quello scuola Inter arrivato nel mercato di Gennaio. Ma sono ancora tante le lacune in fase difensiva da migliorare. Fragile nell'uno contro uno, acerbo nello scegliere il senso della posizione e nel colpire di testa. Può migliorare se lavorerà con applicazione.

 

CENTROCAMPO

ADDAE 6.5:Un campionato in costante crescita per il ghanese. Graduale si, non certo esponenziale nei miglioramenti, passa dall'essere lo scellerato mediano arruffone visto nelle prime giornate al più disciplinato e imprescindibile interditore del girone di ritorno. Limita i cartellini ( seppur a Trapani fa imbestialire molti) e migliora nel senso della posizione e, perchè no, anche nel giro palla. Due realizzazioni all'attivo.

GIORGI 6.5:In un disastroso girone d'andata, è uno dei pochi a non perdere mai la bussola e i numerosi gol lo testimoniano. Corre per tre e si disciplina anche a tratti nel ruolo di mezzala. Importante nella gestione della palla e nei colloqui con gli arbitri, il centrocampista bandiera del Picchio poi tra squalifiche e infortunio nel girone di ritorno non rende come nell'andata. Ma il suo guaio appare superato ed è pronto a riniziare una nuova preparazione con rinnovato entusiasmo e condizione fisica.

BIANCHI 6.5:L'acquisto di punta di Marroccu nel girone di ritorno. Fatica a entrare in condizione, visto l'anno di inattività, ma poi risulta pedina fondamentale nello scacchiere per esperienza e senso della posizione. Appare comunque un classico centrale intermedio da 4-4-2. Giocatore su cui poter puntare anche la prossima stagione.

JANKTO 7.5:Un girone di ritorno devastante per il ceco di cui si sono innamorati tutti. Le doti si erano intraviste anche nelle prime uscite, ma è col cambio di modulo e il passaggio a esterno che dimostra tutte le sue qualità e sfoggia la sua immensa corsa generosa sull'out mancino. Cala nelle ultime 4 gare ma era assai prevedibile. Tira la carretta in lungo e in largo con costanza. Esemplare per abnegazione e propensione al sacrificio. Sempre in silenzio, come la sua indole impone.

CARPANI 6.5:La grinta e il cuore di un ascolano verace. Un giocatore che nella fase finale del torneo ha stupito tutti. Grandissime capacità organiche e ottimo temperamento per sopperire ad alcune lacune in fase di impostazione. Nelle ultime gare risulta il giocatore più in forma dell'intera rosa. Un profilo che in  Serie B fa più che comodo.

ALTOBELLI 5.5:Le migliori gare nella stagione le disputa quando l'Ascoli deve contenere e ripartire. Troppo avulso dal gioco  e impreciso quando si tratta di impostare e fare la partita. Corsa e dinamismo spesso cozzano con furia e approssimazione con il pallone tra i piedi. Era un prestito, tornerà al Frosinone poi si deciderà il da farsi.

ATTACCANTI

CACIA 8.5 (IL MIGLIORE): Possiamo dirlo senza timore di smentita. Senza Cacia era un'altro campionato. E non solo per i gol, ma per quello che lui rappresenta in campo per i compagni. Con il Perugia lo spartiacque della stagione. Col Modena entra definitivamente nei cuori dei tifosi . L'investitura da leader lo responsabilizza. A suon di doppiette, trascina l'Ascoli fuori dalla zona calda. Probabilmente , nelle prime 10 partite non si era capito che per farlo rendere lo bisognava mettere al centro del progetto in maniera netta. La rete più bella è difficile da scegliere tra le 17. Forse quella con la Salernitana.... Assolutamente da confermare e da creargli una squadra intorno che lo valorizzi per quello che è.

PETAGNA 6.5:Eppure, non ce la sentiamo di buttargli la croce addosso per gli ultimi due mesi negativi. Petagnone arringa la folla per larghi tratti della stagione , con reti anche belle e pesanti. Prima si conquista il posto con fatica, poi non riesce a mantenerlo perchè quando hai un Cacia cosi davanti fai fatica sempre e a prescindere. Comunque, chiude con 7 reti e si prepara al grande salto.

PEREZ 5: Delude la sua stagione , partita in tromba con le realizzazioni al Como e al Pescara e chiusa con l'espulsione col Livorno. In mezzo, tanta lotta ma poca produttività, poco cinismo e poca presenza. L'impegno non lo si discute, ma ci hanno insegnato che l'attaccante deve gonfiare la rete. Potrebbe comunque meritare un'altra chances il prossimo campionato. 

ORSOLINI 6.5:Eccola qua la più bella scoperta di questa tribolata stagione. Riccardo Orsolini, ascolano purosangue, cuore bianconero di Rotella che con dribbling e serpentine entra di diritto nel cuore dei tifosi bianconeri. Lanciato da Mangia come ala destra contro il Vicenza, dimostra una spiccata personalità nell'andare a puntare qualsiasi avversario gli si parava davanti con forza ed estro. Giocatore subito seguito dalle grandi squadre, ma il ragazzo ha la testa sulle spalle e pare non dare troppo peso alle voci. Unica pecca: manca il gol. Speriamo di vederlo con noi almeno per un altro anno, dopodiche, se ripeterà quest'annata, trattenerlo sarà veramente un impresa...

IOTTI sv

BENEDICIC sv

DE GRAZIA sv

H'MAIDAT sv

DOUDOU sv

ALLENATORI

PETRONE 4.5:Un avvio di stagione complicato e che, alla resa dei conti, ha fatto anche più problemi di quanti se ne sentivano in quel momento. Sbaglia tatticamente(squadra sempre troppo sbilanciata) e anche a livello di uomini. Non recepisce il messaggio che Cacia e Perez non possono giocare insieme neanche a biliardino, che Bellomo non era un regista, che Grassi aveva poca sostanza per la B e che Canini e Milanovic non possono giocare con una squadra votata all'attacco sia numericamente che praticamente senza incontristi. La sua squadra copre il campo con fatica estrema, ma è più l'aspetto ambientale ad essergli avverso. Dopo Avellino, il rapporto con la piazza, già incrinato, si rompe definitivamente. E' molto giovane e avrà l'occasione di dimostrare l'indubbio valore che ha altrove.

MANGIA 6: Aveva imbeccato , seppur a fatica, la via maestra. I numeri non mentivano al suo arrivo, i troppi gol presi e le troppe sconfitte imponevano un atteggiamento più pratico e volto al non prenderle. Il trainer milanese aveva trovato la quadra e avrebbe salvato la squadra senza affanno nella gara con il Livorno, ma il suo abbandono, con l'alone di mistero che si porta dietro, compromette tutto quello che era il suo lavoro. Il giudizio sul campo era positivo, preferiamo limitarci a quello. Restano però stampate nella memoria le imprese con Cagliari, Perugia e Ternana.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 22 maggio 2016 alle 00:35
Autore: Manuel Fioravanti
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