Non ce ne capacitavamo. Ed avevamo ragione. Non ci capacitavamo del come sia potuta passare per i media locali e nazionali, in secondo piano, la disastrosa, dannosa, deplorevole direzione di gara del signor Pairetto, in Ascoli-Livorno. Una direzione che nella prima frazione di gara ha agito a senso unico. Non tanto in alcuni episodi clou, non in tutti piu che altro, ma per l'indirizzo alla gara. La giacchetta nera ha pensato a istigare i nostri che, in buona fede e con un pizzico di ingenuità, hanno abboccato nella trappola da lui preparata. Già dai primi minuti, quando l'obiettivo dei labronici è stato Cacia, il giocatore piu pericoloso dell'Ascoli. Prima stoppato con una ginocchiata neanche sanzionata, e successivamente spintonato in maniera plateale da Ceccherini mentre si dirigeva a raccogliere un lungo lancio dalle retrovie. Un intervento tanto ingenuo quanto netto, quello dello stopper amaranto. E' parso subito rigore ai piu, meno che a Pairetto, che ha fatto cenno di proseguire. Il metro di giudizio dell'approssimativo arbitro poi, ha avuto sbalzi e picchi umorali. E' passato dall'ammonizione a Giorgi, la prima, che a termini di regolamento ci stava, a non sanzionare ugualmente Biagianti per lo stesso identico gesto. Ha ammonito Addae al primo fallo, sorvolando su alcune entrate poco ortodosse di Luci e Biagianti stesso nella zona nevralgica del campo. E poi la chicca. Non tanto per l'espulsione di Giorgi, sacrosanta, quanto per aver fatto si che lo stesso prendesse 5 giornate di qualifica. Si, avete capito bene. 5 giornate, per un ''buffetto''involontario dato dallo stesso Giorgi a lui, mentre il nostro capitano, ingenuo nell'occasione, si voltava per uscire dal campo. Pairetto ha poi definitivamente messo la ciliegina sulla torta a pochi minuti dallo scadere quando Ceccherini, ancora lui, trattiere vistosamente Leonardo Perez in area di rigore, ma sorvola in maniera netta ed inequivocabile. Si era sul 2-1. Una direzione di gara, quella del signor Pairetto, da rivedere assolutamente e che, a conti fatti, ha danneggiato e di moltissimo l'Ascoli nello scontro diretto. Nulla toglie alla prestazione deficitaria dei bianconeri, ma con un rigore (da realizzare) dopo un quarto d'ora e che avrebbe potuto portare l'Ascoli in vantaggio, forse il match avrebbe potuto prendere una piega diversa. E pare che lo stesso arbitro sia già pronto al grande salto in A....

Sezione: Editoriale / Data: Mar 17 maggio 2016 alle 18:34
Autore: Manuel Fioravanti
vedi letture
Print