Spesso nella storia del calcio, si enfatizzano troppo alcune dinamiche e soprattutto alcune definizioni. Forse, la TV ci mette davanti modelli anche sportivi, che per i nostri standard sono irraggiungibili. Come quello del Barcellona, del Real Madrid, del Bayern Monaco, che con il loro calcio spettacolo abbagliano l'Europa e il Mondo intero. Ma qual è il vero concetto del giocare bene, ancora in pochi lo sanno. Giocare bene non vuol dire necessariamente creare dieci occasioni da gol a partita. Giocare bene è quella cosa che una squadra riesce a fare al massimo secondo i suoi standard, secondo la partita che va a giocare, secondo l'avversario che va a incontrare, secondo l'ambiente in cui va a disputare il match. Ieri, tenendo in considerazione tutti questi fattori, ha giocato bene. Ha giocato bene perché l'avversario in casa era ed è ancora un rullo compressore, eppure Lanni ha subito solo due tiri insidiosi nello specchio. Ha giocato bene perché l'ambiente campano è sempre ostico e caldo. Ha giocato bene perché senza Addae, Carpani e Bianchi a mezzo servizio, c'era il forte rischio di prendere imbarcate. Ha giocato bene perché nel calcio non esiste solo la fase offensiva, bensi c è anche quella difensiva, fatta da tutti e undici, con Aglietti che ha avuto anche il coraggio nel primo tempo di provare ad aggredire in avanti le streghe quando ripartivano. E la fase difensiva, fatta bene, non ha precluso che il Picchio potesse comunque ribattere colpo su colpo. Ha giocato bene l'Ascoli come squadra, perché tutti i singoli si sono messi a disposizione dell'unico obiettivo. Quello, appunto, di squadra. Ascoli gagliardo, coriaceo, organizzato e che gioca bene. Questa squadra qua, coi necessari tre rinforzi di gennaio, non può e non deve fare alcuna fatica ad arrivare alla salvezza. Merito anche di Aglietti, che ha fatto chiarezza tattica finalmente , e che sta plasmando il gruppo a sua immagine e somiglianza. Un gruppo dove non ci sono primedonne e dove tutti fanno quel metro in più per aiutare il compagno in difficoltà.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 19 dicembre 2016 alle 19:54
Autore: Manuel Fioravanti
vedi letture
Print