Sono le 13,50 quando con i calciatori di Ascoli e Cremonese, già in campo anche se con le mani nelle tasche della loro tuta di rappresentanza e non ancora in divisa da gioco, arriva la comunicazione ufficiale del comitato tecnico Gores: Ascoli-Cremonese non si gioca per ragioni di tutela della sanità pubblica. Gli ultimi casi di Coronavirus registrati in alcune zone del Nord Italia (e nella stessa città di Cremona) fanno suonare il campanello di allarme anche nel Piceno: meglio non disputare la gara, anche se i giocatori delle due squadre sono già venuti a contatto scendendo dai rispettivi pullman e passeggiando sul manto verde del Del Duca in compagnia di allenatori, staff e dirigenti. Nonostante tutta la società della Cremonese abbia pernottato a Villa Picena. Nonostante i 71 tifosi ospiti siano quasi giunti a destinazione, dopo aver fatto tappa in diversi autogrill dell'autostrada A14. C'è però chi afferma che non ci sarebbero potuti essere tempi più celeri. La riunione dell'unità di crisi è stata convocata d'urgenza alle 11 ad Ancona dopo la notizia di un caso di Coronavirus a Cremona: la squadra grigiorossa era ormai ad Ascoli e i tifosi ospiti si erano già messi in viaggio verso il Piceno. La decisione comunque coglie di sorpresa tanti sostenitori dell'Ascoli: alcuni già con sciarpa al collo, bandiere e vessilli bianconeri, in attesa dell'apertura dei cancelli fuori dal Del Duca, spiazzati quando arriva la comunicazione del rinvio della partita.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Dom 23 febbraio 2020 alle 09:00 / Fonte: Corriere Adriatico
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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