Pulcinelli continua a pensare in grande. Ma, come ha ribadito a chiare lettere, dopo sei anni di conduzione, oggi in un contesto economico mutato e delicato, lo sforzo finanziario non può essere più sostenuto solo da lui e dagli altri azionisti se si vuole immaginare un Ascoli ambizioso. C'è bisogno di un'iniezione finanziaria corroborante anche da parte dell'imprenditoria picena, altrimenti, come sta già accadendo per altri club di cadetteria, si rischia di finire prima o poi in mano a fondi stranieri. Un appello accorato che non dovrebbe finire nel vuoto anche perchè, già entro il 24 giugno l'Ascoli, dovrà mettere mano al portafoglio e pagare circa 2,7 milioni di euro per l'iscrizione.

Oltre alla rete degli sponsor c'è anche un altro progetto caro a Massimo Ubaldi, ex azionista dell'Ascoli ai tempi di Roberto Benigni, ed è quello di dare vita a una Fondazione come avviene in altri campionati stranieri.

Organismo che coinvolgerebbe Ubaldi, il costruttore Danilo Turla e altri. Ma è un'operazione che dovrebbe essere portata a termine il prima possibile se si vuole dare un sostegno immediato già per la prossima stagione. Si farà in tempo? Sullo sfondo c'è anche un possibile interessamento di un costruttore laziale interessato a rilevare il 5% delle quote azionarie. Se tutte queste variabili si perfezioneranno il futuro dell'Ascoli potrebbe essere più radioso e gli obiettivi dei playoff diventare un traguardo più abbordabile.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Dom 28 maggio 2023 alle 08:03 / Fonte: Corriere Adriatico
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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