Cresce l’apprensione attorno alle condizioni di Marcos Curado, costretto ad abbandonare il campo nel corso della sfida senza reti contro il Guidonia. Il capitano ha accusato un fastidio al polpaccio che ha immediatamente acceso il campanello d’allarme nello staff tecnico e nell’ambiente, consapevoli di quanto il centrale argentino sia una pedina fondamentale nello scacchiere della squadra.

Nella giornata odierna Curado si sottoporrà ad accertamenti strumentali per chiarire la natura del problema. L’auspicio è che si tratti soltanto di un affaticamento, ma l’ipotesi di uno stiramento — tutt’altro che remota — tiene tutti con il fiato sospeso. Un responso negativo potrebbe infatti costringerlo a uno stop di alcune settimane.

Il calendario, almeno in parte, viene in soccorso. Domenica si giocherà l’ultima gara del girone d’andata, poi scatterà la sosta fino al 3 gennaio. Un periodo che, in caso di lesione muscolare lieve, permetterebbe al capitano di lavorare sul recupero senza forzature. Se invece l’infortunio fosse più serio, i tempi di rientro si allungherebbero inevitabilmente.

L’eventuale assenza di Curado rappresenterebbe una perdita pesante non solo dal punto di vista tecnico. Il difensore centrale è considerato un elemento di categoria superiore, capace di dare sicurezza all’intero reparto, ma soprattutto è un leader riconosciuto, una guida costante dentro e fuori dal campo. La sua personalità, la capacità di tenere unita la squadra nei momenti difficili e di trasmettere ordine e concentrazione sono qualità difficili da sostituire.

Ora l’attesa è tutta per gli esami. Lo staff medico valuterà con attenzione il quadro clinico, mentre la squadra spera di poter riabbracciare il proprio capitano il prima possibile. Perché perdere Curado significherebbe non solo rinunciare a un difensore affidabile, ma anche a un punto di riferimento imprescindibile nello spogliatoio.

Sezione: Focus / Data: Mar 16 dicembre 2025 alle 20:30
Autore: Tutto Ascoli Redazione
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