Nel corso della stagione 2024/25, l’Ascoli Calcio ha incassato importanti contributi economici grazie al premio valorizzazione giovani, destinato alle società che puntano sugli under 23. Un incentivo cruciale, soprattutto in un’annata complicata dal punto di vista sportivo, che ha visto emergere una serie di talenti formati nel vivaio bianconero o acquistati in prospettiva.

Fino a metà campionato il giocatore che aveva garantito il maggior ritorno economico per continuità di rendimento era Francesco Cozzoli, 19enne terzino sinistro cresciuto nel settore giovanile dell’Ascoli. La sua appartenenza alla cantera bianconera ha fatto lievitare la cifra percepita dal club: secondo regolamento, ogni minuto giocato da un under proveniente dal vivaio vale 14 euro maggiorati del 200%, quindi 42 euro al minuto.

Purtroppo, nella seconda parte di stagione, Cozzoli si è fermato a causa di un problema alla schiena. A raccogliere il testimone, seppur in un ruolo diverso, è stato Mattia Piermarini, difensore centrale classe 2004 e anche lui ascolano doc. Piermarini ha collezionato presenze con continuità soprattutto nel girone di ritorno, complice l’emergenza difensiva causata dagli infortuni di Damiano Menna, Marcos Curado e dall’impiego limitato di Riccardo Gagliolo.

Tra gli under che hanno contribuito al premio ci sono anche:

Mattia Raffaelli, portiere titolare per buona parte della stagione a causa delle prestazioni altalenanti di Alessandro Livieri;

Augusto Bando, impiegato a fasi alterne dopo un inizio da titolare;

Mattia Gagliardi, spesso subentrato a partita in corso;

Manuel Alagna, 23 anni, tornato ad Ascoli dopo le esperienze a Fermana e Lucchese. Sebbene cresciuto nel vivaio, Alagna si era svincolato al termine del suo ciclo in Primavera.

Non va dimenticato anche Simone D’Uffizi, 20 anni, acquistato dal Latina un anno fa: pur non essendo un prodotto del vivaio, rientra nella categoria dei calciatori under 23 di proprietà per cui è previsto un contributo.

Come funziona il premio valorizzazione

Il contributo economico viene erogato ogni sette giornate, per un massimo di cinque giovani schierati per partita (escluse le ultime tre gare di campionato). L’Ascoli, pur non avendo mai schierato contemporaneamente cinque under, ha potuto contare su una buona rotazione. I nomi più incisivi in termini di minutaggio e premi sono stati Piermarini e Raffaelli, fondamentali nella seconda metà di stagione.

Un investimento strategico

Puntare sui giovani non è solo una scelta tecnica o progettuale, ma anche economica. In una Serie B sempre più attenta al bilancio, il premio valorizzazione rappresenta una risorsa preziosa, e l’Ascoli ha saputo sfruttarla con intelligenza, valorizzando talenti locali e inserendo profili under 23 già pronti per la categoria.

Sezione: News / Data: Ven 09 maggio 2025 alle 10:30 / Fonte: Corriere Adriatico
Autore: Tutto Ascoli Redazione
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