La stagione 2025/2026 per l’Ascoli sarà quella della ricostruzione. Dopo l’amara retrocessione in Serie C, il club bianconero è chiamato a una svolta decisa per riconquistare credibilità, entusiasmo e competitività. Il cantiere è aperto: servono scelte lucide e rapide, ma tutto dipende da chi guiderà la società nei prossimi mesi.

Una panchina ancora senza padrone

Dopo l'addio a fine stagione del tecnico in carica, la panchina dell’Ascoli è vuota. Al momento non è stato annunciato alcun sostituto, ma circolano diversi profili che rispondono a due caratteristiche chiave: fame di riscatto e conoscenza della categoria. Si ragiona su allenatori giovani, emergenti, capaci di portare idee nuove e motivazione in un gruppo tutto da plasmare. Ma resta aperta anche la porta all’esperienza, a un nome che sappia come si vincono i campionati e che possa reggere la pressione di una piazza calda e ambiziosa come Ascoli.

Chi farà la scelta decisiva, però, dipenderà da chi sarà alla guida del club. Senza un nuovo proprietario, la decisione sull'allenatore rischia di slittare ancora.

Direzione sportiva: conferme o rivoluzioni?

Anche il ruolo di direttore sportivo è sotto osservazione. L’ultima gestione è stata segnata da troppi cambi in corsa, con effetti evidenti sulla costruzione della rosa. Ora serve una figura chiara, con competenze specifiche e una rete solida nei campionati di Serie C e B.

Si valuta un’eventuale conferma interna, per garantire continuità e tempi rapidi nelle scelte di mercato, ma l’opzione di un nome nuovo – con esperienze maturate in piazze simili – resta una concreta possibilità. L’obiettivo è chiaro: affidare la guida dell’area tecnica a chi saprà ridare identità al progetto sportivo.

Mercato: ripartire da zero, o quasi

Sarà un’estate calda anche sul fronte del mercato. L’Ascoli si prepara a valutare i rientri dai prestiti, a gestire cessioni inevitabili e a costruire da zero l’ossatura della nuova squadra. Il budget, al momento, resta una variabile incerta e legata al futuro societario.

Ci si aspetta una rosa giovane, affamata, ma con dentro qualche elemento di spessore e personalità. I tifosi si attendono nomi nuovi, ma soprattutto un progetto chiaro. Niente rivoluzioni casuali: serve una costruzione consapevole, con una visione tecnica coerente.

Programmare senza proprietà: una sfida nel buio

Il vero ostacolo è l’attesa. Finché non si definirà il quadro societario, tutto il resto resterà sospeso: dall’organigramma tecnico fino al mercato. Ogni giorno che passa è un’occasione persa per impostare il futuro. Il rischio è quello di ritrovarsi a luglio con tutto ancora da costruire, mentre le rivali lavorano già da settimane.

Ma Ascoli, nella sua storia, ha spesso saputo rialzarsi. Con o senza proprietario, la passione della città non verrà mai meno. Ora serve solo che dalle parole si passi ai fatti. Che arrivi una guida forte. Che qualcuno prenda in mano il timone e dia una direzione netta a questo nuovo inizio.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 27 maggio 2025 alle 17:00
Autore: Tutto Ascoli Redazione
vedi letture
Print