Un gol, due assist e un calcio alle polemiche. Nikola Ninkovic, creativo e mente pensante dell’Ascoli, è tornato in campo e ha fatto dimenticare in fretta cosa aveva combinato tre settimane fa contro il Venezia quando sul campo, durante la partita, aveva litigato platealmente con Da Cruz perché voleva battere il rigore al suo posto. Per poi chiedere, all’incredulo allenatore Paolo Zanetti, di essere sostituito. Ha firmato la vittoria in rimonta con il Cosenza. Caso chiuso, quindi. «Strachiuso, mi ero subito scusato con l’allenatore, i compagni, i dirigenti e i tifosi. Tutti».

Per punizione ha saltato una gara, quella a Crotone: ha avuto il tempo per fare autocritica con se stesso? «Ma so come sono fatto, vivo la partita con troppa intensità e a volte ho reazioni sbagliate, dopo 5 minuti capisco di aver fatto una stupidata».

Quindi chi è il rigorista dell’Ascoli? «Io, Ardemagni e Da Cruz».

Lei prima di Ardemagni? «No, siamo alla pari».

Serbo e testa calda. E recidivo: sette anni fa, durante una partita con l’Under 21, è rimasto coinvolto in una rissa dopo gli insulti razzisti all’inglese Rose e la federazione l’ha punita: niente nazionale per un anno. «Roba passata, tanto casino per niente».

Sezione: News / Data: Ven 29 novembre 2019 alle 18:30
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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