Due stagioni fotocopia, un’involuzione preoccupante, una squadra smarrita. L’Ascoli Calcio, storica realtà del calcio italiano, ha vissuto un biennio disastroso tra la retrocessione dalla Serie B e una salvezza in extremis in Serie C. I numeri parlano chiaro: 41 punti nel 2023/24 in B, 40 nel 2024/25 in C, con un rendimento quasi sovrapponibile che certifica una crisi strutturale, non episodica.

Due campionati, stessi problemi

Nel torneo di Serie B 2023/24, il Picchio aveva raccolto 41 punti in 38 giornate (media 1.078 a partita), con un bilancio di 9 vittorie, 14 pareggi e 15 sconfitte. A guidare la squadra si erano alternati William Viali, Fabrizio Castori e infine Massimo Carrera, in un turbinio tecnico che non aveva prodotto stabilità.

L’anno successivo, la discesa in Serie C non ha portato alla tanto attesa rinascita. Anzi, l’Ascoli ha peggiorato il proprio rendimento con 40 punti in 38 gare (media 1.052, playout evitati per un solo punto), 9 successi, 13 pari e 16 ko. Quattro allenatori — Carrera, Cristian Ledesma, Domenico Di Carlo e infine Mirko Cudini — si sono alternati in panchina senza riuscire a invertire la rotta.

Numeri da zona rossa: il bilancio delle ultime 76 gare

Se si sommano le due stagioni, il quadro è impietoso:

76 partite di campionato

18 vittorie (23,68%)

27 pareggi (35,53%)

31 sconfitte (40,79%)

In termini realizzativi, l’Ascoli ha messo a segno 75 gol — meno di uno a partita — e ne ha subiti 88, un saldo negativo che testimonia le difficoltà offensive e le fragilità difensive, costanti da un’annata all’altra.

Tanti allenatori, poca identità

Il continuo cambio di guida tecnica è uno dei sintomi più evidenti della mancanza di una visione chiara. In appena due anni, l’Ascoli ha cambiato sette allenatori, ognuno con idee diverse e poco tempo per incidere. Il risultato? Una squadra che non ha mai trovato una vera identità tattica e mentale.

Una riflessione necessaria per il futuro

L’Ascoli è una piazza importante, con storia, tifo e ambizioni. Ma per uscire da questo tunnel servirà un progetto solido, duraturo e coerente, non solo un cambio in panchina. La prossima stagione sarà decisiva: servono scelte forti e strategiche, non più correzioni in corsa.

Il tempo dei rattoppi è finito. Adesso il Picchio deve tornare a volare.

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 13 maggio 2025 alle 09:00
Autore: Tutto Ascoli Redazione
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