Come un vetro che si lascia guardare attraverso. Cristallino e trasparente. Come un vetro delicato di una finestra senza persiana, che al primo colpo di vento va in frantumi. Come quel vetro che al mattino di una giornata di primavera, lascia passare quel raggio di sole, che rallegra il risveglio.

Delicato e forte l’Ascoli di Cremona. Fragile ma sul pezzo. Prende gol, lo rifà, ne fa un altro e lo riprende. Alla fine è un 3-3 che grida vendetta, tanto quanto la sconfitta di Pisa. Perché Bajic diventa Re di Cremona, ma ha macchiato la sua ascesa al trono con un rigore fallito, che auspicava alla prima vittoria in trasferta dell’anno.

Delio Rossi comincia a penetrare nella testa dei calciatori e a mettere quel po' di sincronia a meccanismi che con Bertotto erano la genesi del nulla. Purtroppo ha ereditato una squadra la cui condizione atletica non è sicuramente quella di un Picchio rapace.

Finalmente Cavion, il Michele che conoscevamo. Deve ancora attendere Chiricò per la propria gioia personale, ma di questi tempi con il Bosniaco in versione cecchino ci si accontenta che il folletto faccia scorribande solo ed esclusivamente su territorio nemico e non nella propria area. Cangiano, è un fiore che sta per sbocciare. Buchel è invece quell’altalena di maestria e apatia, che se prende la spinta e il verso giusto può infuocare il motore Ascoli.

Lasciamo l’ultimo posto dopo una partita da Ascoli. E per ora suona come una vittoria. Da qui al giro di boa sarà importante prendere più punti possibili cercando di perdere il meno possibile. Se questa squadra prende fiducia può salvarsi, magari (anche se è presto per dirlo) divertendosi.

Arriveranno tempi migliori. Lo speriamo e ci crediamo. Uniti con mister e squadra. Ma ci auguriamo che in società e in dirigenza non sia sempre tutto il contrario di tutto. Perché se Dionigi oggi rifila 3 goal alla Salernitana prima in classifica, qualche spicciolo in più e orgoglio in meno, forse lo valeva. A buon intenditore poche parole.

Forza Picchio, ora devi vincere. L’anno scorso a Cremona fu l’inizio del tramonto di un sogno durato troppo poco. Speriamo quest’anno sia il risveglio di un’alba intensa e duratura.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 12 dicembre 2020 alle 16:13
Autore: Massimo Virgili
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