Non piove cosi in Campania dall’era dei Borboni. Non si strappa una vittoria a Salerno da quando c’è Lotito. Lotirchio per gli amici laziali. Commentare una partita di palla a mano, a tratti rugbistica non ha molto senso. Le qualità tecniche sono venute meno con l’irruenza della pioggia e l’ascesa di pozzanghere e fango. Il muro piceno ha resistito ben oltre le aspettative, ma è crollato quando oramai sembrava fatta.

Bertotto non ha voluto solo alzare il muro di difesa, ma ha fatto sì che l’Ascoli stessa diventasse un muro. Ma nel calcio se non provi a contrattaccare prima o poi il muro si buca. Vero anche che tutto il lavoro fatto da Djric per i granata, il nostro Bajic non ne ha fatto neanche l’1%. Cavion ha faticato per tutta la partita, forse meritava gli spogliatoi tempo prima del fischio finale, cosi come dalla panchina qualche altra forza fresca sarebbe stata più apprezzata ed efficace. E poi Sabiri sempre massimo 60 minuti …

Ma dopo una partita fredda, bagnata e sporca come questa, la beffa peggiore. Dopo un po' di fortuna che ci ha riparato dalle incursioni avversarie, il misfatto che scatena l’ira. Quel misfatto che diventa la partita, quel misfatto che decide la partita. Ossia l’unica cosa che si ricorderà di questo lugubre Salernitana-Ascoli. Ultimi palloni giocati dal picchio, la palla arriva a Cangiano pronto a buttarla in rete, e un naufragio chiamato Lopez lo investe col rischio di spaccargli una caviglia. L’arbitro è convinto, non è rigore.

E noi siamo più convinti ancora, che questo calcio, ormai senza VAR è uno schifo. Si già, uno schifo! Perché in alcuni campi, ahimè, chiamatela come volete, ma la sudditanza psicologica esiste. E speriamo sia solo psicologica ..

FROSINONE, SALERNO. SULLA VIA STIRPE-LOTITO, DI RIGORE C’È SEMPRE E SOLO IL TORTO.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 24 ottobre 2020 alle 16:18
Autore: Massimo Virgili
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