È vero, non gioca da un po’, potrà anche essere arrugginito, magari ha qualche acciacco in più dato dall’età che ahimè avanza per tutti, ma vi ricordate le uscite al limite dell’area da folle ergendosi verso il cielo come fosse Tobey McGuire (l’unico vero Uomo Ragno), che spruzzando le sue memorabili ragnatele si fiondava da un grattacielo all’altro per le vie della città?

Beh io Enrico Guarna voglio ricordarlo così.

Voglio pensarlo così.

Carico a mille e pronto a prendersi la responsabilità di raccogliere con orgoglio e determinazione l’eredità di estremo difensore bianconero.

Angelo Peruzzi, Juan Francois Gillet, il compianto Francesco “Franco” Mancini, quella categoria lì per intenderci, uomini alti intorno ai 180cm ma astuti ed agili come gatti in amore, che all’interno della loro area, il loro fortino, non temevano nessuno.

Mai domi, sempre inviperiti ed elettrizzati, non sapevano cosa fosse la paura neanche al cospetto dei giganti che negli anni hanno dato spettacolo negli stadi italiani, penso ad Oliver Bierhoff, il Pampa Roberto Sosa, Kenneth Anderson, Alen Boksic, il Campione del Mondo Luca Toni, armadi a 7 ante che avrebbero intimidito chiunque.

Loro NO!

Questa compagnia di folli, di cui Enrico Guarna fa parte per diritto e merito, ha da sempre fatto della reattività la propria arma vincente, il “cavallo di battaglia”, la peculiarità più evidente.

Ed è questo che ci aspettiamo dal nostro portierone calabrese, quei guizzi da ‘falco pellegrino’ pronto a sradicare il pallone in presa bassa dai piedi degli avversarsi, sempre eclettico e concentrato, scaltro e flessibile, svelto come una faina (per citare l’indimenticabile Renatone Campanini), con quello sguardo da psycho alla Kevin Spacey, in stile Jhon Doe nel film Seven, che sa intimorire gli avversari.

Queste qualità non si dissolvono nel nulla!

Neanche a 37 anni.

Neppure quando si fa panchina da troppo tempo.

Forse immeritatamente.

Lo sappiamo bene, davanti c’era un “Mostro Sacro “ che ha un peso specifico importante all’interno dello spogliatoio del nostro amato Ascoli, Nicola Leali.

Ora non più!

In questo momento SuperNick è impegnato a rimprendersi in fretta da questa sciagurata sventura chiamata Tounkara.

Sembra il nome di un uragano.

Le conseguenze sono state purtroppo le medesime.

Un applauso al Patron Pulcinelli che continua a punzecchiarlo via social, è giusto che la questione non vada nel dimenticatoio.

Certo, non possiamo dimenticare Luca Bolletta, indiscutibile talento, dotato di ottima altezza(190 cm), un bel mancino, personalità da vendere, che vanta una presenza nella Nazionale italiana U18, ed ha naturalmente anche l’età della sua (17 anni) per diventare il futuro Numero 1 del Picchio.

Ma siamo certi che l’occasione adatta per il suo battesimo calcistico sia un “derby” infuocato, aggressivo, crudo e incandescente, inoltre lontano dalle mura amiche, come quello che andrà in scena al Renato Curi di Perugia sabato alle 16.15?

Cavalca l’onda Enrico, prendi la palla al balzo, fai valere la tua smisurata esperienza!

È sempre nei momenti di difficoltà che escono fuori i protagonisti più inaspettati.

È la tua occasione!

Facci volare

Insieme alle tue regnatele ️

Verso la Serie A

Tequila e Guaranà !

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 06 settembre 2022 alle 10:00
Autore: Fabio Bachetti
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