I motivi della rivalità tra Ascoli e Livorno sono da ritrovare soprattutto nelle differenti vedute di stampo politico tra le due tifoserie. Da una parte quella bianconera, da sempre orientata verso destra; dall'altra quella amaranto, feudo degli ideali di sinistra. Una rivalità che travalica dunque il mero ambito sportivo, con la gara sugli spalti molto spesso più avvincente di quella sul rettangolo verde. Cori, insulti, sfottò e scherni politici non sono mai mancati: lo scorso anno furono solo 4 i tifosi amaranto giunti al Del Duca a causa del divieto di trasferta per i residenti a Livorno e provincia, i supporter del Picchio li accolsero con l'irriverente striscione Il divieto vi ha salvati, 50 non li avreste mai trovati. Poco più di un mese fa invece, alcuni tifosi bianconeri sono stati colpiti da Daspo a quasi un anno di distanza dalla trasferta in terra livornese: una decisione che ha mandato su tutte le furie gli ultras del Picchio perché arrivata «per motivi pretestuosi, con i quali la politica toscana cerca di colpire la nostra tifoseria additata come male assoluto solo perché fieramente ostile e contraria alla loro visione del mondo» recitava il comunicato degli Ultras 1898. Che, per protesta, non si presentarono allo stadio il giorno dell'amichevole contro il Frosinone né per la prima gara ufficiale di Coppa Italia con la Pro Vercelli.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Mer 11 settembre 2019 alle 16:00 / Fonte: Corriere Adriatico
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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