L’Ascoli si affaccia all’ennesima estate caldissima, segnata da dubbi e nodi da sciogliere. Il destino della società è ancora avvolto nell’incertezza: Massimo Pulcinelli non ha ancora chiarito se resterà alla guida del club o se cederà la mano a nuovi investitori. La squadra è ufficialmente in vendita, ma — come già sottolineato dall’imprenditore romano — sarà ceduta solo a chi potrà garantire un progetto solido e sostenibile.

Nel frattempo, c'è un’Ascoli da rifondare. Dopo l’amara retrocessione e l’ennesima sconfitta contro l’ultima in classifica, il presidente ha annunciato che Mimmo Di Carlo non sarà confermato alla guida tecnica. “Abbiamo perso anche contro l’ultima in classifica”, ha commentato amaramente Pulcinelli, confermando di fatto l’addio dell’allenatore. Il divorzio è imminente, e con lui potrebbero salutare anche diversi elementi della rosa attuale.

Da decifrare invece il futuro del direttore sportivo Ferdinando Sforzini, il cui contratto è in scadenza. Se Pulcinelli dovesse rimanere, dovrà decidere se confermare la fiducia al dirigente o affidare il mercato a una nuova figura. E proprio da questa scelta passerà buona parte del rilancio bianconero: serve un uomo di calcio, competente e con idee chiare, per evitare di ripetere gli errori delle ultime stagioni.

Il tempo stringe. Dopo l’estate travagliata dello scorso anno, Ascoli non può permettersi altri mesi di immobilismo e attesa. Il futuro è da costruire — o meglio, da ricostruire — con urgenza. Ma prima di tutto, serve una proprietà convinta e stabile. Solo allora si potrà parlare di rinascita.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 30 aprile 2025 alle 11:00
Autore: Tutto Ascoli Redazione
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