“La vita umana è come un pendolo che oscilla incessantemente tra noia e dolore, con intervalli fugaci, e per di più illusori, di piacere e gioia.” Cosi scrisse tempo fa, Arthur Schopenhauer, un’immagine della vita che è sempre in movimento tra il nero e il grigio, che si concede solo raramente qualche tocco di colore.

Ma forse tale frase va re-interpretata quando si parla dell’Ascoli Calcio e della passione dei suoi tifosi in particolare. Scomodando due illustri filosofi in toga bianconera, ovvero il maestro Boskov e il Presidentissimo Rozzi, cerchiamo di interpretare come oscilla il pendolo del tifo bianconero, da un apice all’altro.

Vujadin Boskov: "Ascolano o con piedi sotto terra, o con piedi sopra cielo... mai ascolano con piedi sulla terra!". L’esempio sublime fotografato in poche parole dell’altalenante e quanto mai folle animo del tifoso ascolano. Quel tifoso il cui volto è segnato o dal rintocco del sorriso o da quello del pianto e non si ferma mai in un volto apatico. Si impreca, o si elogia, solo a tratti si riflette realmente, perché in fondo star troppo tempo fermi con i piedi per terra causa noia. Allora o tuffo negli abissi freddi o volo sopra le nuvole. Lu core da batte, nse po' mica fermà!

Costantino Rozzi: "La vita riserva attimi di gioia e anni di sofferenze. L'importante è trasformare gli attimi in ore e gli anni in minuti". Degno di esser studiato nei libri di scuola di ogni dove e ogni quando, il nostro Presidentissimo ha pronunciato frasi che sono rimaste nel cuore di un Popolo, ben oltre i versetti del Vangelo. La sua non era sofisticata filosofia, ma la pure e semplice visione della vita e della condizione umana, che è bella ma è sofferta. In queste poche parole sembra quasi aver trovato la “soluzione” alle difficoltà del vivere dell’uomo.

In sintesi, il tifometro bianconero è quella sorta di pendolo, che oscilla costantemente tra delirio e follia, tra l’impresa e il sogno. E come un pendolo che, oscilla incessantemente senza sosta, la nostra passione non conosce né il mollare né la resa, né tantomeno l’equilibrio. Perché, che la vita fosse un pendolo che va di qua o di là, o una strada sali e scendi, Noi lo sappiamo da sempre. E sappiamo anche bene che non c’è caduta senza ripresa, sconfitta senza vittoria e terremoto senza ricostruzione.

Per aspera ad astra.

La gente come noi non molla mai. Si dispera e sogna sempre.

#inasculofuroromniserupit

Sezione: Copertina / Data: Dom 19 luglio 2020 alle 12:05
Autore: Massimo Virgili
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