L’Ascoli ha bisogno di tornare a vivere. Di tornare a sentire quel battito collettivo che per anni ha scaldato le tribune del Del Duca, trasformandolo in una fortezza, in un cuore pulsante capace di spingere la squadra ben oltre i propri limiti. Le stagioni recenti, segnate da risultati deludenti e tensioni societarie, hanno raffreddato un ambiente che oggi chiede a gran voce una svolta. Una svolta definitiva, concreta. Senza più zone d’ombra.

Il Del Duca va riacceso

Non si può pensare a un futuro solido senza il calore della tifoseria, senza l’unità di intenti tra piazza, squadra e dirigenza. Lo stadio cittadino deve tornare ad essere una bolgia, come lo era nei tempi migliori. Le emozioni che si respiravano al Del Duca non sono un ricordo sbiadito, ma una fiamma che aspetta solo di essere riaccesa. E questo potrà avvenire solo attraverso una nuova progettualità, con una società credibile e determinata.

Tutto nelle mani di Pecci e Pulcinelli

Il futuro dell’Ascoli si gioca nei prossimi giorni. Le trattative tra l’attuale proprietario Massimo Pulcinelli e l’imprenditore Dario Pecci sono entrate in una fase calda. Le ipotesi sono molteplici, ma ciò che conta davvero è la scelta che verrà presa: chi guiderà l’Ascoli dovrà farlo con visione, rispetto per la sua storia e l’ambizione di riportarlo dove merita.

Da una parte c’è l’attesa per l’offerta formale e definitiva da parte di Pecci, dall’altra la decisione di Pulcinelli, che dovrà chiarire le sue intenzioni. Continuare o passare il testimone. In mezzo, c’è una città intera che aspetta.

Squadra in vacanza, ma già si pensa al domani

Dopo il rompete le righe, la squadra si trova già in vacanza. Con il campionato concluso – e con una classifica che ha visto i bianconeri chiudere ai margini della zona playout – trattenere i giocatori sarebbe stato inutile. Ma il lavoro vero, quello che conta, comincerà non appena si sarà chiarito l’assetto societario.

La prossima stagione parte da qui

Chiunque prenderà in mano le redini del club dovrà agire con tempestività e lucidità. C’è da costruire un nuovo gruppo, scegliere l’allenatore, individuare profili motivati e all’altezza della sfida. E soprattutto c’è da ricucire il rapporto con la tifoseria, che resta la vera forza dell’Ascoli. Solo un progetto serio e condiviso potrà riportare entusiasmo e alimentare una nuova speranza.

L’Ascoli non può più aspettare

Il tempo delle incertezze è finito. Serve una svolta, ora. Serve chiarezza, passione, visione. E serve restituire dignità e orgoglio a una maglia che ha fatto la storia del calcio italiano. Perché l’Ascoli non è una squadra qualunque: è un popolo. E quel popolo merita di tornare a sognare.

Sezione: Copertina / Data: Mar 13 maggio 2025 alle 12:00
Autore: Tutto Ascoli Redazione
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