C’è clima di festa al Del Duca. La squadra vola sull’onda dell’entusiasmo, domina l’avversario in largo e in lungo. Ma si specchia su stessa, e pecca di egoismo nei singoli. Bidaoui, Tsadjout, Maistro, inseguono il goal capolavoro della partita. Vogliono strappare il goal della domenica a Montalto autore di un goal da 50 metri in Reggina-Crotone, ma si perdono a pochi centimetri dalla segnatura.

Mentre Bidaoui procede con l’ipnosi dei difensori avversari, c’è un abile “uomo” in divisa che tesse le fila del colpo di scena, perché lui stesso vuole diventare spettacolo. E strappa la scena al Picchio lentamente, ma con freddezza calcolatrice. Ed è così che ayroldi (rigorosamente con la lettera piccola) si prende la scena e gli articoli dei giornali del giorno dopo. In Italia i pagliacci fanno più strada degli scienziati. I politici insegnano, alcuni arbitri apprendono in fretta.

Primo tempo. Fallo a tenaglia di Parigini su D’Orazio. Un giallo che era rosso sangue. Inutile scrivere i gialli dati ai bianconeri e i non dati ai comaschi.

Secondo tempo. Fallo di Saric su un avversario poco fuori dell’area comasca. Giallo? No rosso diretto senza pensarci un secondo. ayroldi era lì a due passi, e mette la maschera di Byron Moreno. Ammonisce Bidaoui, invece di ammonire il giocatore che gli ha fatto fallo, e poi espelle anche Sottil. Incredibile, o ha anche gli occhi dietro la testa, per vedere cosa gli succedeva dietro. O è cieco. O è folle.

Il finale è una guerriglia, la tensione si taglia a metà. L’incubo finisce e ci svegliamo con un misero punto dopo 60 minuti di partita magistrale.

Per favore non mandatelo più al Del Duca. Quella maschera di Byron Moreno, mette ancora paura…

Sotto con la strega beneventana, d'altra parte non può far più paura dell’arbitro con l’iniziale piccola.

Avanti Picchio, Nessuna Resa.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 13 febbraio 2022 alle 17:52
Autore: Massimo Virgili
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