10, 100, 1000 Dario Saric. Perché è uno dei pochi che lotta sempre, che non getta mai la spugna e che vive la vita di corsa, con i muscoli delle gambe che si gonfiano e il cuore che pompa. Quante belle prestazioni hanno incorniciato il suo campionato. Ma tante sbavature lo hanno sempre relegato all’angolino, lì in punizione senza gioia. Quanto lo aspettavamo un suo goal. È arrivato con estremo ritardo, strano per lui che corre a più non posso, ma quanto pesa sta vittoria. E quanto ci piaci con quel tuo aspetto fiero da soldatino di altri tempi e d’altra nazione.

Perché le olive ascolane sono afrodisiache a differenza dei pizzoccheri che ti rimangono sullo stomaco, perché le cento torri del nostro regno dove si erge il vessillo della nostra fede parlano di storia. Non ce ne vogliano i tifosi del Monza, ma senza Berlusconi tifare sta squadra non valeva una sveltina. Eppur del campionato di serie B eravate considerati la regina. E anche viziata poi. E quel Balotelli in stile cicciobello, ce li ha più quegli addominali scolpiti che mostrò con la maglia della nazionale dopo il 2-0 sulla Germania? Meglio dedicare due parole a Frattesi vah, che fior di giocatore.

Grazie Sottil, grazie comunque vada. Ha avuto il suo attimo di smarrimento, ma chi non lo avrebbe quanto viene a mancare una madre? La mamma è tutto ed è anche quella che ci prepara le olive o lo zainetto per la trasferta, petardi e manganelli inclusi.

E quanto è bello sentire quelle poche e stridule voci sulla tribuna del Del Duca? Un applauso a chi ha urlato al goal di Saric- Daje mo, cattivi eh! Che spettacolo, quando ci piace la nostra squadra quando fa la cattiva! E poi quel cerchio finale e tutti a danzare sulle note di una musica tamarra. Ci sta dai, per il rock a palla aspettiamo il finale di campionato.

Si fa sempre più dura. La prossima si va a Ferrara, la sorella della Regina, e quella dopo ancora ospiteremo il Re incontrastato, sua maestà l’Empoli. Quindi una mossa alla Spal, e poi scacco al Re. In fondo la scacchiera più bella è quella bianconera.

Chi non ci crede non è Saric, chi non ci crede non è ascolano!

Per aspera ad astra

Sezione: Editoriale / Data: Sab 10 aprile 2021 alle 16:20
Autore: Massimo Virgili
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