Archiviato il girone d’andata, per l’Ascoli Calcio si apre adesso la fase più delicata e affascinante della stagione: il girone di ritorno. È qui che si definiscono davvero gerarchie, obiettivi e ambizioni. Ed è qui che i bianconeri sono chiamati a rincorrere qualcosa in più di una semplice qualificazione playoff.

Il traguardo, mai dichiarato apertamente ma evidente sin dall’estate, è quello di ottenere il miglior piazzamento possibile per accedere direttamente alla fase nazionale degli spareggi promozione. Un obiettivo che passa dalla continuità, dalla gestione dei dettagli e da una crescita ulteriore rispetto a quanto già mostrato nei primi mesi di campionato.

Ripartenza immediata: si comincia dalla Pianese

Il nuovo capitolo si aprirà il 3 gennaio, con l’Ascoli impegnato sul campo della Pianese. Una sfida che riporta alla mente la gara d’andata, chiusa sullo 0-0, in una partita bloccata e combattuta, tipica dell’inizio di stagione. Ripartire da lì, in un contesto diverso e con nuove certezze, rappresenta un primo banco di prova importante.

Il calendario, del resto, non concede tregua. Subito dopo arriverà un altro snodo significativo: la seconda giornata del girone di ritorno vedrà i bianconeri ospitare la Ternana, la squadra contro cui è arrivata la prima vittoria stagionale, il 31 agosto al “Liberati” di Terni, con un netto 0-2 che diede il via al percorso di crescita dell’Ascoli.

Diciotto partite per costruire il futuro

Da qui in avanti saranno 18 gare, tutte decisive, tutte potenzialmente determinanti. Il girone di ritorno, storicamente, è un altro campionato: le squadre si conoscono meglio, gli obiettivi diventano più chiari e la pressione aumenta. Chi ha basi solide può accelerare, chi ha costruito meno rischia di pagare dazio.

L’Ascoli arriva a questo appuntamento con una classifica che autorizza a guardare in alto e con una struttura di squadra pensata proprio per reggere la lunga distanza. Non è un caso se, fin dall’inizio, la costruzione dell’organico e il budget investito hanno trasmesso un messaggio preciso: quello di una società che, pur senza proclami, ha sempre avuto in mente un percorso ambizioso.

Un sogno mai dichiarato, ma sempre presente

La parola “Serie B” non è mai stata pronunciata con enfasi, né sbandierata come obbligo. Eppure è un pensiero che accompagna la stagione sin dall’inizio, leggibile tra le righe delle scelte fatte in estate e confermate dai risultati sul campo. L’equilibrio, la solidità difensiva e la mentalità mostrata nel girone d’andata sono indizi chiari di una squadra che non si accontenta.

Ora servirà trasformare questo potenziale in continuità. Il girone di ritorno dirà se l’Ascoli è pronto non solo a partecipare ai playoff, ma a entrarci dalla porta principale.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 27 dicembre 2025 alle 12:00
Autore: Tutto Ascoli Redazione
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