Qualcosa nell’Ascoli si è spento. La squadra che nelle prime giornate aveva incantato per ritmo, qualità e freschezza, oggi sembra aver perso quello smalto che la rendeva una delle realtà più vive del campionato. Il calo è soprattutto evidente negli uomini di fascia, da sempre uno dei punti forti della manovra bianconera.

Contro le ultime avversarie, infatti, D’Uffizi e Silipo sono apparsi meno incisivi, spesso ingabbiati da marcature strette e con meno spazio per esprimere la loro imprevedibilità. Anche Rizzo Pinna, solitamente uno dei più brillanti tra le linee, ha mostrato segni di stanchezza e di minor lucidità.

Ma non si tratta di un problema tecnico: questi ragazzi hanno giocato tanto, sono diventati punti di riferimento nelle analisi tattiche avversarie e ora vengono marcati con attenzione chirurgica. Serve un cambio di passo e serve ritrovare freschezza mentale.

Gli esterni non sfondano più: perché D’Uffizi, Silipo e Rizzo Pinna sembrano appannati

La flessione degli esterni è forse l’aspetto che più sta incidendo sulla pericolosità offensiva dell’Ascoli. A inizio stagione le progressioni palla al piede, gli uno contro uno e le accelerazioni erano la chiave per rompere le difese avversarie. Oggi quelle giocate arrivano meno, e quando arrivano trovano avversari pronti e organizzati a raddoppiare e chiudere gli spazi.

La stanchezza accumulata è naturale, considerando il minutaggio elevato, ma la squadra dovrà trovare soluzioni alternative per alleggerire il carico su di loro.

Difesa in emergenza: l’assenza di Nicoletti pesa come un macigno

Come se il calo in fase offensiva non bastasse, la retroguardia vive settimane complicate. L’infortunio di Nicoletti ha aperto una falla evidente: la sua assenza sta pesando tantissimo, sia nella fase difensiva che nella costruzione dal basso. Con lui fuori, l’Ascoli perde esperienza, tempi di intervento e capacità di guidare la linea.

Ad aggravare la situazione è arrivata anche la squalifica di Rizzo, che tornerà disponibile solo nella sfida con il Forlì. Fino ad allora, la coperta resta corta e ogni partita diventa un rompicapo tattico per lo staff.

Il match contro il Forlì è già decisivo: servono ritmo, idee e un cambio di energia

La partita con il Forlì assume contorni fondamentali: non è solo una sfida di classifica, ma una gara identitaria. Serve ritrovare quella brillantezza che ha caratterizzato il miglior Ascoli della stagione. Servono coraggio, velocità nella manovra e soprattutto una riconquista emotiva della partita.

Il ritorno di Rizzo sarà una boccata d’ossigeno, ma la vera svolta dovrà arrivare dal gruppo, che ha le qualità per riprendere la corsa e scrollarsi di dosso il peso delle ultime settimane.

Sezione: News / Data: Mer 03 dicembre 2025 alle 13:00
Autore: Tutto Ascoli Redazione
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