Doveva essere la partita della svolta, è stata quella dell'esplosione delle contestazioni. Una gara in cui l'Ascoli sarebbe dovuto scendere in campo con attenzione e cattiveria agonistica fin dalle prime battute è stata decisa da una rete siglata dagli avversari su una verticalizzazione dopo appena 200 secondi. Male, malissimo, il Picchio nel primo tempo: distratto (ma non è più una novità) in difesa e incapace di impensierire gli avversari in attacco. Sovrastato dal gioco di un Como sceso in campo con un 3-4-2-1 molto duttile e malleabile: non tanto nello scacchiere tattico, quanto nell'occupazione degli spazi. Spine nel fianco per i terzini bianconeri gli esterni Iovine e Ioannou, con i lariani bravi a mettere in difficoltà il Picchio in fase di impostazione grazie a un pressing alto e continuo. Ospiti da applausi pure nella manovra: i movimenti ad arretrare di Verdi e Da Cunha, in fase di giro palla di Bellemo e Kone, hanno spesso permesso agli esterni di inserirsi in velocità ed eludere la marcatura di un Ascoli troppo molle e disattento. Nel secondo tempo, dopo i fischi assordanti del Del Duca, si è visto un Picchio più frizzante con l'ingresso di Rodriguez al posto di Caligara e il ritorno a un più offensivo 4-3-2-1. Mister Viali ha inserito tutti il proprio potenziale d'attacco nel tentativo di acciuffare il pari: dentro Millico e D'Uffizi addirittura come mezzali, poi chance pure per Manzari dopo il miracolo di Semper su Rodriguez e il palo sfiorato da Di Tacchio. Tentativi vani. Seconda gara senza gol, terza sconfitta consecutiva e settimo ko in 13 gare: la classifica piange.

Sezione: News / Data: Dom 12 novembre 2023 alle 16:00 / Fonte: Corriere Adriatico
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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