Il malcontento ad Ascoli è ormai evidente da tempo. Dopo la dolorosa retrocessione in Serie C, la tifoseria ha manifestato in più occasioni il proprio desiderio di un profondo rinnovamento societario. Si invoca un cambio di proprietà, una svolta radicale che possa restituire dignità e progettualità a una piazza storica, oggi profondamente delusa.

Tuttavia, nonostante le pressioni crescenti e l’insoddisfazione palpabile, non si intravedono all’orizzonte offerte concrete per rilevare il club. Le voci su trattative riservate e contatti esplorativi non si sono ancora trasformate in qualcosa di tangibile, mentre il presidente Massimo Pulcinelli continua a restare al timone, valutando le possibili alternative.

Nel frattempo, la piazza si sente tradita e inascoltata. Una tifoseria che in passato ha fatto dell’unità e della passione i propri tratti distintivi, oggi si ritrova spaccata e sfiduciata, con l’Ascoli Calcio sempre più percepito come un’entità lontana, quasi estranea al tessuto sociale e sportivo della città.

La situazione attuale richiede, più che mai, un ritorno alla calma e alla razionalità, soprattutto in vista di una stagione che si preannuncia ancora più complessa della precedente. La Serie C è un campionato duro, dove nulla viene regalato e dove servono competenza, organizzazione e stabilità.

La domanda che tutti si pongono è semplice: cosa succederà adesso? Pulcinelli riuscirà a chiudere un accordo per la cessione del club in tempo utile per pianificare con serietà la prossima stagione? Oppure deciderà di restare ancora alla guida, in attesa di un compratore che offra le garanzie necessarie?

Il tempo stringe, e ogni giorno che passa diventa cruciale per il futuro dell’Ascoli. Un futuro che i tifosi sperano possa tornare a essere costruito con trasparenza, visione e rispetto per una passione che, nonostante tutto, non si è mai spenta davvero.

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 20 maggio 2025 alle 12:00
Autore: Tutto Ascoli Redazione
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